Rosso ammonitico a Ponte Calcara – Scheggia e Pascelupo (PG)


 

Cenni Storici

Dalla Gola del Bottaccione proseguendo in direzione di Scheggia, si attraversano le formazioni del gruppo della Scaglia (Rossa, Variegata e Cinerea 90-23 m.a.) fino alle unità Marnoso-Arenacee (23-11 ma.) che affiorano in corrispondenza del sito di Madonna della Cima e caratterizzano tutta la valle sottostante fino a Scheggia.
Nella storia del bacino umbro-marchigiano queste unità hanno una certa importanza perché segnano la fine della sedimentazione sul fondale marino che, intorno a 11 milioni di anni fa, si sollevò ripiegandosi a formare le dorsali montuose umbre come oggi le vediamo.
Il sollevamento delle montagne (orogenesi) è proprio il fenomeno che approfondiremo in questa seconda parte del viaggio.
Il sito di Madonna della Cima ci offre come prima cosa una panoramica dei rilievi della dorsale appenninica tra Scheggia e Sigillo; entrando poi nella Valle del Sentino si attraverseranno le grandi pieghe che le spinte tettoniche hanno impresso negli strati rocciosi nel corso dell’orogenesi.
Tra gli affioramenti sono presenti formazioni importanti come il Rosso Ammonitico e la Corniola nei pressi di Ponte Calcara.
Nota in tutto il mondo e studiata fin dall’Ottocento per l’abbondanza di resti fossili di ammoniti sottoclasse di molluschi cefalopodi estinti (parenti del Nautilus), la successione che si trova nei pressi di Ponte Calcara risale a un intervallo di tempo che va da 184 a 180 milioni di anni fa.
La tipica colorazione rossa si deve all’elevato contenuto di ossidi di ferro, mentre gli strati, come quelli di altre formazioni rocciose della Serie Umbro-Marchigiana, sono caratterizzati da una tipica ritmicità, l’alternanza di calcari-marne.
Il Rosso Ammonitico può essere considerato un evento di scala molto ampia, che accomuna la storia evolutiva di tutti i bacini marini che si trovavano ai margini del continente africano ed eurasiatico durante le fasi di apertura del Mare della Tetide (a partire da 200 milioni di anni fa).
Il particolare aspetto nodulare dei calcari e la presenza di altre strutture sedimentarie fanno pensare che il Rosso Ammonitico si sia deposto su fondali poco profondi con velocità di sedimentazione molto basse.
Si stima che in un milione di anni si accumulassero solo circa 4 metri di sedimento.
Gli strati più spessi, sporgenti, indicano isolati eventi detritici piuttosto rapidi, rispetto alla lentissima sedimentazione del bacino, alcuni dei quali sono stati interpretati come legati a vere e proprie tempeste marine. La quantità di ammoniti presenti in questi strati rocciosi è assolutamente straordinaria.
La fossilizzazione, infatti, non è un processo semplice né scontato: al contrario perché un organismo vivente fossilizzi devono verificarsi diverse condizioni fisiche, chimiche ed ambientali favorevoli.
 

Fonti documentative

www.comunescheggiaepascelupo.it
 

Mappa

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