Chiesa di San Michele Arcangelo – Meggiano di Vallo di Nera (PG)
Cenni Storici
La Chiesa di San Michele Arcangelo che si affaccia in un ampio spazio attraversato dall’attuale provinciale e delimitato da alcune case sparse.
L’edificio attuale è opera di una ricostruzione pressoché integrale del secolo XVII, infatti, nella visita pastorale del cardinal Barberini è definita “de novo fabbricata pro commoditate castri” però la sua origine è molto più antica, infatti nel Codice Pelosius del secolo XIV compare un S. Angelo de Mejana.
Aspetto esterno
La facciata è a capanna, ornata da un portale a tutto sesto, una nicchia con poco visibili resti di un affresco raffigurante il santo titolare e un oculo rotondo. Il campanile è a vela a doppio fornice con sopraelevazione centrale per altra campanella.
Interno
L’interno è a navata unica, con copertura a capriata, abside e due nicchie laterali, vi si trovano notevoli testimonianze storico-artistiche.
A sinistra Acquasantiera del sec. XVII e un elegante fonte battesimale del 1622, ma di gusto ancora rinascimentale con colonna, conca, tempietto circolare e copertura a calotta in forma di squame.
Poco oltre una mostra lignea raffigurante Madonna con Bambino, San Sebastiano e San Rocco di un buon pittore umbro, del principio del sec. XVI, forse attribuibile a Giovanni di Pietro detto Lo Spagna e comunque della sua scuola, tavola già appartenente ad un trittico, ora smembrato, proveniente dalla chiesa di Santa Maria.
Nella nicchia successiva un affresco del sec. XVII, Assunzione di Maria tra gli apostoli, interessante esempio di vivida ed ingenua espressività religiosa locale.
A sinistra dell’abside Croce sagomata dipinta (sec. XV), derivazione tarda e dialettale dalle croci romaniche spoletine; proviene dalla chiesa di Santa Maria, presso il cimitero, dove era stata sistemata, con un curioso arrangiamento, entro un altare seicentesco.
Affresco dell’abside con in alto l’Incoronazione della Vergine, ad imitazione dell’affresco del Lippi del Duomo di Spoleto,nel tamburo Natività, San Michele Arcangelo, Adorazione dei Magi.
Nella nicchia di destra, ove un tempo era l’altare di San Giacomo e una statua lignea della Madonna risalente al XIII secolo, è ora una tela raffigurante la Natività della Vergine, San Giovanni Battista, San Leonardo, San Michele Arcangelo, i due committenti ed i loro stemmi; segue una seicentesca Crocifissione, con San Giacomo, la Maddalena e Sant’Antonio da Padova.
Fonti documentative
Toscano B., Giacchè L., Ragni B., (1977), L’Umbria. Manuali per il territorio. La Valnerina. Il Nursino. Il Casciano, Roma, Edindustria
Vallo di Nera e il suo Territorio – Storia, Arte, Ambiente e Tradizioni AA. Vari Arti Grafiche Celori – Terni
Notizie dal sito internet http://www.lavalnerina.it/dett_luogo.php?id_item=503
Nota
La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini.
Da vedere nella zona
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