Castello di Ospedalicchio – Bastia Umbra (PG)

Il castello nel senso stretto del termine non c’è più, si ricorda solo il suo passato per il ruolo fondamentale di punto di accoglienza e di ospitalità per i pellegrini che andavano a lucrare l’indulgenza della Porziuncola.

 

Cenni storici

Il Lazzaretto di Collestrada, dedicato ai lebbrosi e successivamente assorbito dall’ospedale di Santa Maria della Misericordia, costituiva un ulteriore elemento di riferimento e forse un punto di appoggio, così come, poco oltre, il toponimo di Ospedalicchio ci ricorda l’origine certa di una struttura di accoglienza sulla via di Assisi e della Porziuncola.
Va ricordato che l’Ospedale di riferimento era Collestrada e proprio li secondo la storia venne ricoverato San Francesco ferito nella lotta contro Perugia.
La zona tra Collestrada e Ospedalicchio in epoca medievale è attraversata da un fascio di strade che si intersecano ed articolano l’intero territorio.
Il passaggio di viandanti e pellegrini determina la nascita di una struttura assistenziale che ha dato il nome alla località, una denominazione che verrà mantenuta anche quando nel 1379, per la posizione strategica, i priori di Perugia ordinano di costruire un castello, e tentano di cambiare il vecchio nome Ospedalicchio con uno più confacente alla nuova costruzione.
Da Ospedalicchio il devoto pellegrino, secondo il nostro itinerario, poteva sia andare direttamente ad Assisi, che passare per Santa Maria degli Angeli, dove si era formato intorno alla Porziuncola un nuovo importante centro di devozione che attirerà sempre più fedeli, soprattutto a partire dal 1218 quando San Francesco riesce ad ottenere una gran perdonanza.
Il castello per sua natura era luogo di asilo per i viandanti e pellegrini che andavano ad Assisi quindi per forza si doveva attraversare il fiume Chiascio.
Quando nei periodi invernali era in piena era impossibile oltrepassarlo perché non esisteva il ponte, quindi si dovevano fermare in questo “Ospedale” (oggi si chiamerebbe ostello) per diversi giorni.
Il nome Ospedalicchio infatti deriva da “Hospitalitium” che significava ostello o luogo di sosta per i viandanti e pellegrini sulla strada che portava da Perugia ad Assisi.
In documenti del 1309 e 1310 i Magistrati Perugini ordinarono che fossero costruite almeno 25 case “per comodità de’ passaggieri e viandanti….. da quelli che avevano in quel distretto le loro possesioni” e per spronarli a farlo si obbligò la città di Perugia di dare “a tutti quelli che fabbricassero, una mina di terra della Comunità atta a far grano, o da farvi orzo” la cura di queste disposizioni fu data a Corrado Di Giacomo “Prior de’ Leprosi dello Spedale di Colle ( Collestrada)”.
Una rappresentazione antica del castello è presente nell’affresco della piccola chiesa di Madonna di Campagna poco lontana ( trattata nel sito ).
L’antico Ospizio che ospitava i viandanti era stato fortificato dalla Signoria di Perugia che eseguì l’intervento nel 1379 , testualmente “per premunirsi dalle armi del Papa”, rendendo il piccolo ospedale dipendete dal ben più grande Ospedale di Collestrada più consono alle sue prerogative.
Nel corso del 1400 furono ampliate e maggiormente fortificate ancora di più le strutture essendo questo il periodo di cruente lotte fra Perugia ed Assisi, quindi essendo al confine era il punto focale e quindi conteso tra la Signoria dei Baglioni e quella dei Conti Fiumi.
Il castello di Ospedalicchio fu costruito a cavallo tra il 1300-1400 come tutti gli altri dei dintorni fra cui Palazzo, Sterpeto ecc. con funzioni di avamposti militari nelle lotte fra le due città, in questo caso Ospedalicchio rappresenta un avamposto Perugino.
Dal 1500 il castello è annesso allo Stato Pontificio come tanti altri luoghi dell’Umbria; dal 1600 passa di proprietà alla famiglia Eugeni nobili perugini i quali fecero diversi lavori di ampliamento sia del castello stesso che del borgo; gli stessi la adattarono a residenza di campagna per farne il centro delle proprie attività agricole, inglobando nell’edificio un’antica torre medievale.
Nel 1828 passa definitivamente sotto il Comune di Bastia.
 

Curiosità

All’interno dell’abitato una lapide commemorativa individua in un’abitazione, ora moderna, la casa natale di San Vitale eremita nato nel 1225 il cui corpo è sepolto a Viole d’Assisi.

Nella spalla o quel che resta dell’antica porta del castello che guarda verso Perugia c’è una pietra quadrata con su scolpito “ Via Ghisleria “; tale denominazione fu data, a questo tratto di strada che univa l’Ospedale di Collestrada a Ospedalicchio, dall’allora Governatore di Perugia Pietro Ghisleri nel 1577, il quale aveva provveduto alla costruzione di detta tratta in applicazione di un ordine ricevuto da Roma con lettera del 30 ottobre dello stesso anno.
 

Aspetto

La struttura castellare è praticamente scomparsa quel che resta del castello di Ospedalicchio oggi è una struttura alberghiera.
All’interno conserva un corridoio sotterraneo che in passato doveva condurre oltre il fossato in aperta campagna per permettere ai castellani di mettersi in salvo oltre le linee nemiche, quindi una via di fuga.
 
 
 

Chiesa di San Cristoforo

La chiesa è stata edificata alla fine del 1800 sul luogo dover sorgeva la chiesa di San Leonardo, un oratorio eretto nel 1488 che fu un unito per un tempo alla Parrocchia di Collestrada e divenne parrocchia il 26 maggio del 1623, con un decreto vescovile (notizie visita pastorale del vescovo Cittadini 1947).
Nel 1955 la chiesa è stata dotata di un nuovo campanile alto 27 metri.
Molte opere d’arte in essa contenute provengono dalla chiesa di Monteluce di Perugia e sono frutto di donazioni e questo fa capire quanta vicinanza ci sia con la città capoluogo tant’è che la parrocchia non fa parte della Diocesi di Assisi (più vicina), ma di quella di Perugia.
Le opere d’arte sono datate tra la fine del 1500 e inizi 1600 tra esse il San Michele Arcangelo che giudica le anime di Giulio Cesare Angeli pittore perugino tardo manierista (fine 500).
Segue una bellissima tela di una Madonna con Bambino tra i Santi Silvestro e Carlo Borromeo di Francesco Appiani artista marchigiano del 700 ma conosciutissimo in ambiente umbro.
Altre opere minori di artisti umbri sono: una Madonna con Bambino tra Santa Colomba da Rieti e San Domenico e un’altra tela con Sant’Antonio Abate vestito con abiti sacri, e un San Vitale eremita rappresentato nella sua iconografia classica con saio e scalzo, nato proprio ad Ospedalicchio.
Nella chiesa c’è un altare dedicato alla Madonna della Pietà con un quadro fatto con un bassorilievo in cera protetto da una lastra di plexiglas.
Pare che il bassorilievo apparteneva alla famiglia Rinaldi già dal 1700 e fu donato alla chiesa nel 1854 e secondo la tradizione per riconoscenza alla Vergine che attraverso segni premonitori (movimento degli occhi) evitò che il terremoto, che si abbatté su Ospedalicchio facesse vittime, lo stesso successe per la successiva carestia.
Da allora viene venerato l’ultima domenica di agosto con una processione in notturna.
La dedica della chiesa a San Cristoforo viene proprio dal fatto che questo piccolo borgo è riconosciuto come luogo di passaggio per i pellegrini ed i viandanti.
La parrocchia ha tre patroni: San Cristoforo a cui è dedicata, San Vitale essendo qui nato e la Madonna come compatrona.
La chiesa è stata chiusa per 6 anni dopo il terremoto del 1997.
 

Fonti documentative

M. Sensi – Itinerari del Sacro in Umbria – 1998

http://www.bastiaedintorni.com/video/bastia-e-dintorni-san-cristoforo-e-castelo-di-ospedalicchio-664/

https://it.wikipedia.org/

http://www.lospedalicchio.it/

http://siusa.archivi.beniculturali.it/

http://www.parrocchiepsg.it/

 

Mappa

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