Castello di Montefiore – Recanati (MC)

Cenni Storici

Montefano e Montefiore sono due castelli che intorno al X secolo sorsero nell’area di confine fra i Longobardi del ducato di Spoleto ed i Bizantini della Pentapoli e come tali subirono le alterne vicende del confronto fra i due domini. L’area era identificata dal precedente toponimo fundus Florie, da cui poi prenderà il nome il castello costruito dai Recanatesi alla fine del Duecento per arginare l’acerrimo nemico, Osimo che fronteggiava con l’altro castello. La costruzione del castello sul sito abitato preesistente pare si avvenuta nel tardo XIII secolo. Montefiore si dotò degli statuti comunali nel 1405 e per tutto il XV secolo vennero eseguiti numerosi lavori di fortificazione. L’innalzamento della grande torre centrale, documentato dagli annali del 1429, spinge ad avanzare l’ipotesi che in quegli anni venga privilegiata soprattutto la funzione di avvistamento più che di difesa. Nel corso del Quattrocento, però, Recanati sperimenta i nuovi pericoli che vengono dagli eserciti messi in campo dalle grandi signorie o agli ordini dei vari capitani di ventura e questo rese necessario nuovi lavori di fortificazione che furono realizzati a Montefiore nella seconda metà del Quattrocento. Il castello era già stato “rinforzato” nel 1445, quando era ancora in atto lo scontro tra il papa e lo Sforza; un nuovo e più ampio intervento fu effettuato nel 1467 dai duumviri Antonio Politi e Tommaso Gabrielli: lo attesta la lapide che ancora oggi si può leggere sulla porta del cassero. Alcune riparazioni furono decise nel gennaio 1492, ma altri lavori si erano già resi necessari nel 1486, quando vi aveva posto il suo quartier generale il Governatore della Marca in lotta contro Boccalino di Gozzone che si era impadronito di Osimo. La documentazione su questi lavori, purtroppo, è generica o del tutto carente. Sta di fatto che nella seconda metà del Quattrocento, oltre a consolidare la cinta muraria, si rifece il cassero e si costruì il rivellino: interventi tutti che dimostrano la volontà di trasformare il castello di Montefiore in una rocca in grado di resistere agli attacchi delle armi da fuoco. La sua lenta trasformazione da rocca a borgo rurale ha inizio a partire dal Seicento, quando Montefiore viene ormai a perdere ogni funzione militare. I censimenti effettuati dalla chiesa castellare di San Biagio, documentata sin dal 1184, evidenziano in quel periodo un sensibile aumento demografico soprattutto di gente che vive prevalentemente nelle case coloniche sparse sui poderi. Tra Settecento e Ottocento aumenta progressivamente anche il numero di coloro che vivono dentro il castello o a ridosso delle sue mura. Si tratta ovviamente di “giornatari” e “casanolanti” che, espulsi dai poderi, vivono appunto “alla giornata”. Agli inizi dell’Ottocento il castello di Montefiore è ormai un borgo rurale. Nel 1840 venne costruita la nuova chiesa fuori dalla cinta muraria. Il complesso venne fortemente danneggiato durante la seconda Guerra Mondiale e restaurato negli anni successivi. Attualmente a causa di problemi di stabilità è sottoposto ad alcuni lavori di manutenzione per cui l’interno non è accessibile. La strada che lo costeggia permette però di poterlo ammirare in tutto la sua maestosità. Il Castello si trova lungo la strada che da Osimo conduce a Montefano.

Per approfondimenti maggiori: www.comune.recanati.mc.it

 

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