Castello di Colforcella – Cascia (PG)


 

Cenni Storici

Colforcella sorge in posizione panoramica di fronte a Cascia su una forca tra la Valle del Corno e il fosso di “coste Catena“; condivide l’altipiano con Puro, Fogliano e il diruto castello di Ferro, tutti siti che hanno restituito testimonianze anche preromane e romane.
Fu luogo strategicamente importante, interessato dalla presenza di un antico insediamento preromano, sorto per il controllo dell’itinerario montano lungo cui si sviluppò; sono tuttora rintracciabili i resti del recinto fortificato di guardia, la lettura planimetrica del quale non è ben chiara a causa della continuità d’uso della zona.
Oltre alla già conosciuta tomba, che ha restituito dischi corazza di tipo beotico a Costa Santa Lucia, si hanno testimonianze al museo di Cascia di tombe arcaiche anche ai toponimi Paschio e Rapenale, posti tra Puro e Fogliano, dove ricognizioni recenti del 2016 e 2018, ne hanno confermato l’antichità preromana.
Il vicino toponimo Pacchiano ha restituito armi di ferro del VI secolo a.C., un’epigrafe romana e frammenti fittili che testimoniano una necropoli; ricognizioni recenti hanno evidenziato anche una villa romana al toponimo Piano di Colforcella.
Anche la toponomastica rimanda all’epoca romana; il nome Colforcella deriverebbe secondo alcuni dal termine fucilla, “forca“, attribuito alla forma disegnata dalla Valle del Fiume Corno e dalla Costa Catena; secondo altri sarebbe invece accostabile all’etimo latino “Collis Furcellae“, per la particolare ubicazione del villaggio proprio al margine superiore di Costa Catena.
Inoltre, sulla sommità dell’abitato, esiste un terrazzo roccioso denominato “lu schioppu“, dal quale è possibile orientarsi su tutto il territorio: il toponimo, anche in questo caso, deriva dal termine latino “scopolum“, scoglio.
L’abitato in epoca altomedievale divenne cella monastica intorno all’oratorio della medesima Santa Maria di Pacchiano, in un luogo forse identificabile con l’odierna chiesa cimiteriale.
Nel secolo XIII è citato come nascente castello Casciano.
Durante la seconda guerra mondiale si è costituita qui la famosa “Brigata Gramsci“, a seguito di ciò Colforcella è stata oggetto di una rappresaglia nazi fascista e parzialmente data alle fiamme.
Attualmente vi risiedono circa quaranta persone.
 

Aspetto e territorio

L’edificato, nonostante le manomissioni e i danni dei vari terremoti si presenta ancora oggi abbastanza compatto e non privo di elementi di interesse, tra cui una bella torre colombara, ornata di meridiana e un’interessante edicola, meritevole di restauro, raffigurante la Madonna col Bambino, ai lati, di difficile lettura, l’Annunciazione.
All’interno del castello è possibile ammirare oggi la Chiesa di Santa Maria Assunta, nei pressi la Chiesa di Santa Lucia.
Interessanti anche i ruderi del vecchio Convento degli Zoccolanti, più propriamente convento di Santa Maria delle Grazie di Colforcella, santuario mariano costruito nel XIV secolo dai benedettini, poi passato ai frati Minori dell’Osservanza di San Francesco.
Essi vi fondarono il convento nel 1450 come testimoniato da lettera di San Giovanni da Capestrano, una delle quattro colonne fondanti dell’Osservanza francescana.
Gli Osservanti francescani furono poi popolarmente noti come “zoccolanti” perché calzavano gli zoccoli.
Tra i suoi ospiti vi fu il beato Andrea da Cascia, martire dell’ordine francescano.
Il complesso è andato in rovina a seguito delle soppressioni postunitarie, che ne hanno causato l’abbandono da parte dei francescani.
Rimangono oggi notevoli ruderi del convento e della chiesa.
È purtroppo crollato il portale gotico sul quale era posto l’Agnello Crucigero, simbolo dei benedettini e il campanile, visibili fino a qualche anno fa.
L’interno, ad unica navata era voltato a botte, in epoca posteriore era stata innalzata una nuova parete d’altare in posizione avanzata ricavando al retro una piccola sagrestia nella preesistente area presbiteriale, ove si notano i resti dell’abside a pianta semicircolare.
Sulla destra era addossato un ambiente, forse una cappella, di difficile lettura.
Nei pressi si trova l’Eremo di San Berardino, ricavato probabilmente da una vecchia tomba romana.
 

Curiosità

In questo paesino l’ultimo giorno di carnevale se ne celebrava la morte, un corteo di giovani accompagnava un figurante vestito di bianco assistito da un “prete” e da un “dottore“, il primo impartiva l’estrema unzione e l’altro gli cavava le budella (di gallina).
Nel vicino Eremo di San Berardino si favoleggiava esistesse un animale misterioso “il regolo“, animale misterioso raffigurato come un serpente con la testa di gatto, dal dorso coperto di una corazza iridescente, che aveva la capacità di calamitare le vittime.
 

Nota

Foto e testi di Egidio Emili, Francesco Raggetti e Silvio Sorcini.
 

Fonti documentative

Il disegno del Convento degli Zoccolanti è tratto da Sabatini O. Cascia dalle origini ai nostri giorni. Già libero Comune dal 1198 (brossura)2014
Le immagini della chiesa di Santa Maria delle Grazie prima del crollo della volta e del campanile sono tratte da: http://www.giobbe.org/NORCIA-CULTURA/Contenuti/Umbria/Cascia/Colforcella/Chiesa_Santa_Maria_delle_Grazie/Chiesa_Santa_Maria_delle_Grazie.html
Testi
MAURO PAPALINI Breve profilo del Beato Andrea da Logna o da Cascia o da Spoleto, frate Minore Osservante di S. Francesco, morto martire a Fez in Marocco il 10 gennaio 1532.
FABBI ANSANO Storia e arte nel comune di Cascia Arti Grafiche Panetto & Petrelli Spoleto, 1975
GUERRINI GIUSEPPE, Le chiese di S. Maria. Tra Medioevo e la Modernità nell’arcidiocesi di Spoleto-Norcia, Spoleto, Grafiche Severini, 2007
TOSCANO B., GIACCHÈ L., RAGNI B., GENTILI L., L’Umbria. Manuali per il territorio. La Valnerina. Il Nursino. Il Casciano, Roma, Edindustria 1977
M. Franceschini racc. 14 e Memorie II (c.186), 199.
S. Ranucci 2002 p.251 n° 59.
G. Sordini Cascia, p. 169 e 368e ss. 375 n° 21; 377 n° 29.
A. Morini 1913 p. 124 e ss.
F. Schippa 1975 p.81 s.
Umbria 1977 331 ss.
A Stalinski 2001 p.257/8, “Catalogo Regionale Cascia” 2013 p. 38 n° 9.
R. Cordella – Cirinti 1988 p. 150 e 151 fig. 81.
A. Fabbi 1975 Cascia p. 31.
E. Emili F. Diosono Ricognizioni e Carta archeologica 2018.
 

Da vedere nella zona

Chiesa di Santa Maria Assunta
Chiesa di Santa Lucia
 

Mappa

Link coordinate: 42.735135 13.025467

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