Castello di Nortosce – Cerreto di Spoleto

Il Castello sorge su uno scoglio a ridosso della profonda e stretta valle del Corno, con una meravigliosa visuale sulla gola di Balza tagliata.

 

Cenni Storici

Vecchio insediamento del territorio di Ponte, oggi frazione di Cerreto di Spoleto.
Castello montano di poggio, conteso a lungo tra Cerreto, Spoleto, Norcia e Cascia, costruito nel secolo XIII, a quota metri 851 s.l.m., su un costone a picco sulla Valle del Corno, attorno alla chiesa parrocchiale ed al suo sagrato antistante.
L’area era già frequentata in epoca romana e tardo antica, come testimoniato da reperti rinvenuti in località Iaiali.
Già appartenuto al demanio di Spoleto, poi passato al diretto dominio della chiesa, cui nel 1220 pagava il fodro.
Nel 1232 divenne per breve tempo dominio di Cerreto, per poi ritornare alla chiesa.
È nominato come Castrum Nortusii nello statuto di Cerreto del 1380.
Nel 1442 Nortosce fu ceduta dal Papa alla città di Norcia, poi riconquistata dagli Spoletini nel 1451 e poi tornare definitivamente a Cerreto di Spoleto.
Nel 1610, come riportato nella visita pastorale del Barberini, contava cento anime.
Dopo il catastrofico terremoto del 1703 ed il conseguente declino demografico dalla seconda metà del secolo ha inizio un periodo di incremento della popolazione.
Nel 1829 Nortosce è annesso di Rocchetta appodiato di Cerreto soggetto a quella Podesteria nel Distretto, Delegazione e Diocesi di Spoleto, conta 139 anime.
Fin dagli ultimi decenni del secolo XIX iniziò però un progressivo abbandono, effetto della seconda ondata di spopolamento che investì le aree più povere della montagna umbra, al censimento del 2001 risultavano sette abitanti, nel 2011 ne era rimasto solo uno, ora (2020) non rimane alcun residente fisso.
 

Aspetto

Poco sopravvive dell’insediamento originario, devastato dai numerosi terremoti, il tessuto edilizio di gran parte della frazione però si presenta abbastanza compatto ed è stato recentemente ristrutturato ed ha conservato le sue peculiarità architettoniche, ma le abitazioni sono usate solo nel periodo estivo dalle famiglie originarie emigrate altrove per motivi di lavoro.
Nella zona a valle si trovano ruderi di abitazioni e stalle.
Dal centro abitato si staccano degli edifici, costruiti lungo la strada di accesso, seguendo una classica tipologia di costruzioni a schiera, successivi a quelli originari.
 
 
 

Chiesa di San Pietro

La Chiesa di San Pietro, ricordata dal Codice Pelosius del secolo XIV come “Eccl. S. Petri – Eccl. S. Michaelis de Nortosio” dipendente dalla pieve di Santa Maria Assunta di Ponte.
E’ una ricostruzione forse cinquecentesca di una chiesa più antica, di cui si intravedono brani di muratura.
Esternamente si presenta con una tipica facciata a capanna e campanile a torre.
L’interno è a una sola navata, con due archi rompitratta, presenta un’interessante decorazione a finti marmi con scene figurate nelle specchiature centrali, quasi tutte perdute successivamente al 1950, quando si aprirono nicchie per alloggiarvi statue.
Nella chiesa sono conservate tre tele d’altare: la Consegna delle chiavi sull’altare maggiore, del XVIII secolo, una Madonna del Rosario del XIX secolo, una Visitazione del XVII secolo.
Vi sono poi cinque dipinti votivi ad olio su muro del secolo XVI, raffiguranti la Madonna col Bambino, San Giuseppe, Sant’Apollonia, Santa Rita e Santa Maria Maddalena.
Sono presenti anche un battistero e un tabernacolo ligneo del XVI secolo.
Dietro la chiesa si trova la canonica con l’abitazione del parroco.
 

Fontana di Peneje

Sotto l’abitato, lungo l’impervio tracciato che scende lungo la valle del Corno fino a Triponzo, si trova la cosiddetta fontana di Peneje, di epoca romana, la cui acqua sgorga da secoli dalla montagna, mantenendo tuttavia celata la propria provenienza.
La fonte, di pregevole architettura, consta di due vasche separate da un muretto e protette da una tettoia.
A monte dell’abitato si trova un piccolo e grazioso cimitero.
 

Curiosità

Il nome del paese sembra derivare da una leggenda che situa un orto con un albero di noce proprio sul sito dove sorgerà il piccolo abitato: da quell’albero il nome di “Nortosce“.
Un tempo il luogo era famoso per l’allevamento di capre.
Secondo il Lascaris il paese attuale è stato ricostruito poco distante rispetto all’originario, chiamato Castel Santa Maria e distrutto, forse, dal terremoto nel 1328.
La notizia è confermata dalla tradizione locale che colloca l’antico Castello lungo la scoscesa mulattiera che scende alla valle del Corno.
In questa zona furono rinvenuti nel 1940, poi di nuovo ostruiti, accessi ad ambienti con all’interno spade ed altri materiali, non si sa se tombe a camera o ambienti medioevali.
Labili tracce di ruderi si possono notare poco prima del paese a monte della strada, nei pressi del cimitero.
 

Nota Faunistica

A più riprese a ridosso del paese è stata rilevata la presenza dell’orso appenninico, che di notte ha razziato arnie di api dopo aver divelto le reti degli orti che si trovano poco prima del paese.
Non è raro osservare il volo delle aquile, che nidificano nelle strapiombanti balze rocciose.
 

Fonti documentative

A. Fabbi- Guida della Valnerina: storia e arte – Abeto (PG), presso l’autore, 1977
A. Fabbi – Storia dei comuni della Valnerina – Abeto (PG), presso l’autore, 1976
L. Fausti – I Castelli e le ville dell’antico contado e distretto della città di Spoleto – Editoriale Umbra, Perugia, 1990
L. Fausti – Le Chiese della Diocesi di Spoleto nel XIV secolo secondo un codice del XVI secolo – Foligno 1913
L. Gentili – L. Giacchè – B. Ragni – B. Toscano – L’Umbria – Manuali per il territorio – La Valnerina, Il Nursino, Il Casciano – Roma, 1977
S. Nessi – S. Ceccaroni – Da Spoleto a Visso, Itinerari Spoletini – Spoleto, 1974
F. Patrizi-Forti – Memorie Storiche di Norcia – Norcia 1869
A. Sansi – Storia del Comune di Spoleto – Spoleto, 1876
 

NOTA

Le gallerie fotografiche e i testi sono stati eleborati da Silvio Sorcini
 

Da vedere nella zona

Pieve di Santa Maria Assunta – Ponte
Gole di Balza tagliata - Triponzo
Iscrizione rupestre – Triponzo

Cerreto di Spoleto
Castello di Cerreto di Spoleto
Abbazia di San Giacomo – Cerreto di Spoleto
Chiesa di San Nicola – Cerreto di Spoleto
Chiesa di Santa Maria Delibera – Cerreto di Spoleto (PG)
Chiesa ed ex-Convento di Santa Maria di Costantinopoli

Borgo Cerreto
Castello di Borgo Cerreto
Chiesa di San Lorenzo

Buggianpiccolo
Chiesa di San Giovanni Battista ( Cerreto di Spoleto )

Casali di Ponte
Villa di Casali di Ponte

Fergino
Villa di Fergino
Santuario della Madonna del Monte

Ponte
Castello di Ponte
Castello di Ponte
Pieve di Santa Maria Assunta – Ponte
Chiesa di San Giuliano – Ponte di Cerreto di Spoleto

Rocchetta
Castello di Rocchetta – Cerreto di Spoleto
Eremo della Madonna della Stella – Roccatamburo di Poggiodomo (PG)

Stiglio
Villa di Stiglio

Triponzo
Castello di Triponzo – Cerreto di Spoleto (PG)
Chiesa della Madonna delle Grazie
Chiesa di Santa Caterina
Chiesa di Santa Maria de Gravaris
Terme di Triponzo
Balza Tagliata
Iscrizione rupestre – Triponzo

 

Mappa

Link alle coordinate

Rispondi a sandro Annulla risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>