Villa San Faustino – Massa Martana (PG)
Cenni Storici
Il castello sorge non molto distante da insediamenti romani tra cui il Vicus Martis, attraversato dalla antica via Flaminia Vetus.
Questa località venne anche chiamata Villa Marciana, cioè villa appartenuta all’ufficiale romano Iulius Marcianus amministratore della colonia di Todi, assai benvoluto dalla popolazione locale, come riportato da un’iscrizione di una pietra riportata sul fronte della Chiesa di San Faustino.
La gens Marciana apparteneva alla « splendidissima colonia » di Todi e i suoi componenti ricoprirono importanti cariche pubbliche : da essa sarebbe disceso lo stesso San Faustino, sacerdote cristiano ed angelico consolatore del vescovo Felice, prigioniero dei gentili.
Durante i secoli di mezzo Villa San Faustino fu trasformata in castello e fece parte nei secoli X e XI delle terre Arnolfe ed è citato in alcuni documenti dell’abbazia di Farfa del 1115 e 1118.
Il castello era connesso con l’importante pieve di San Faustino, una delle più vaste della diocesi di Todi.
La chiesa abbaziale, un po’ fuori delle mura, appartenne sino al 1100 ai monaci benedettini; poi fu ridotta a collegiata di preti regolari nel suo plebato erano comunque incluse varie chiese, tra cui quelle di Valle Longa, Raggio, Mezzanelli, Montignano, Cantalupi, Configni.
Nella chiesa è conservata una pietra sepolcrale con iscrizione commemorante Paolo dei nobili di Ponte, i quali ebbero giurisdizione su Villa San Faustino.
Nel secolo XIII fu incorporato nel contado di Todi e nel giorno di San Faustino vi si svolgeva una grande fiera tanto che nello statuto di Todi del 1275 viene stabilito di inviare a questa festa un giudice dei “malefizi” con un notaio ed una scorta armata per garantire l’ordine pubblico.
La villa fu anche soggetta alla signoria dei conti di Monticastri, cui apparteneva (sec. XIV-XVI) il castello omonimo, ora diroccato, posto al di là del torrente Naia, poco lontano dalla Via Flaminia.
Gli ultimi Monticastri ebbero pure, nel 1319 il patronato della Chiesa di San Faustino, di cui, unitamente alla famiglia Pontani , eleggevano l’abate.
Più tardi (sec. XVIII-XIX) i nobili Accursi di Todi furono i proprietari della notissima sorgente di acqua minerale, che scaturisce sulla sponda destra della Naia.
Nel 1864 un colono del conte Aquilio Accursi, rinvenne, in località Fontana Martini una statuetta di Venere anadiomene, alta 3o cm., del peso di 8 Kg.
L’Accursi cedette il pregevole bronzo al cardinale Giacomo Antonelli, verso il quale era debitore di alcune migliaia di scudi.
Degni di memoria sono nei dintorni più o meno immediati di Villa San Faustino, il lago (da tempo prosciugato) di Casigliano, il bellissimo ponte romano di Fondaglia ( detto Ponte Fonnaia ), che sormonta con un arco a tutto sesto l’antica Via Flaminia, restaurata successivamente da Augusto e da Adriano.
Catacombe di Villa San Faustino
Il complesso di Villa San Faustino rappresenta l’unico esempio ad oggi noto di catacomba cristiana dell’intera Umbria a testimonianza dell’antica penetrazione del culto cristiano in questa regione.
Sviluppatasi sul sito di un antico mitreo, è costituita da una lunga galleria principale (c.a. 22mt) su cui si aprono quattro diramazioni laterali, con scavate sulle pareti i loculi per le deposizioni , si ritiene che furono utilizzate dal III al V secolo.
Recenti scavi hanno portato alla luce, all’esterno della catacomba, anche un modesto edificio di culto il cui piano pavimentale era occupato da numerose sepolture. La visita della Catacomba è possibile solo a pagamento e su prenotazione.
Fonti Documentative
Mancini Franco “ Todi e i suoi castelli “ Città di Castello 1960
https://it.wikipedia.org/wiki/Villa_San_Faustino
http://www.comune.massamartana.pg.it
http://thebinutrek.com
Da vedere nella zona
Abbazia di San Faustino
Castello di Montignano
Abbazia di Santa Maria in Pantano
Catacombe di San Faustino
Ponte Fonnaia