Villa Goretti o Torre d’Arrigo – Mantignana (PG)

Il toponimo di Villa Goretti deriva direttamente dal nome dei proprietari del primo ‘900, mentre quello di Torre d’Arrigo è riferito appunto all’imperatore tedesco che nel 1311 scese in Italia per restaurare il potere imperiale e porre fine alle rivalità tra guelfi e ghibellini ed essere incoronato imperatore.

 

Cenni Storici

Fa parte delle Ville storiche della campagna mantignanese e si trova in località Fratte di Mantignana.
Villa Goretti è nota anche come Torre d’Arrigo, un edificio costruito in una zona di pianura, sorto attorno ad una torre edificata nei primi anni del ‘300, come posto di vedetta e come baluardo per la paventata discesa di Arrigo VII verso il centro Italia.
La torre costruita a scopo difensivo doveva per forza di cose essere più ampia, più solida e provvista di un presidio militare oggi del tutto scomparso, altrimenti non si capisce quale utilità difensiva avesse potuto presentare una torre isolata nella campagna; sta di fatto che intorno a questo manufatto poi fu adattata una Villa signorile.
Il toponimo di Villa Goretti deriva direttamente dal nome dei proprietari del primo ‘900, mentre quello di Torre d’Arrigo, riferito appunto all’imperatore tedesco, è di antichissima tradizione e risale al 1311 quando l’Imperatore di Lussemburgo scese in Italia per restaurare il potere imperiale e porre fine alle rivalità tra guelfi e ghibellini ed essere incoronato imperatore (1312), ma incontrò l’ostilità di papa Clemente V, Filippo IV di Francia e Roberto d’Angiò, re di Napoli, marciando contro il quale morì.
La villa sorge nella conca pianeggiante, al centro di una vasta tenuta, lungo la strada che da Mantignana sale sulla fascia collinare verso Castel Rigone e Preggio, strada che ricalca un tracciato antichissimo, addirittura di epoca pre-romana, in quanto era la via che collegava l’attuale oppidum di Bellona con l’etrusca Perugia.
Nel secolo XVIII la villa faceva parte del patrimonio dei marchesi Florenzi, una famiglia della nobiltà perugina, proprietà che si evince da numerosi documenti conservati nel proprio archivio privato.
Dal momento che questa famiglia possedeva anche altre ville più sontuose, quali Villa Colombella o il castello di Ascagnano, “Palazzo Rigo“, come è citato nei documenti più antichi, non costituiva oggetto di soggiorno, quindi l’edificio fu destinato a residenza del fattore, tanto che nei brogliacci del Catasto Gregoriano viene qualificato come “casa per magazzino” e in parte come “casa di proprio uso“.
Nel 1859 la Torre d’Arrigo, o Palazzo di Rigo, fu ceduta ad un certo Girolamini Giuseppe, con 149 ettari di terreno e 14 case coloniche sparse nella zona più a meridione, verso Migiana di Monte Malbe.
La villa passò poi, per linea femminile, come si rileva dai registri delle mutazioni, dapprima a Luisa Girolamini in Baldoni, nel 1872, corredata di 100 ettari di terreno coltivato in prevalenza a seminativo vitato; ma poi, quattro anni dopo, nel 1876, riappare intestata a Baldoni Maria Giuseppina in Goretti, evidentemente la figlia di Luisa Girolamini che ai primi anni del ‘900 sposò il prefetto di Perugia Goretti.
Dopo diversi passaggi ereditari che si sono susseguiti fra i discendenti, la Villa passò di proprietà alla famiglia Millotti con annessi solo una quarantina di ettari di terreno, con tre case coloniche in buono stato di conservazione strutturale, ma disabitate, coltivati da un affittuario.
Durante il periodo della seconda guerra mondiale, ci fu a Mantignana l’occupazione tedesca dal novembre 1943 al giugno 1944 con l’insediamento di un presidio nella Casa del Fascio e presso la Villa avevano allestito un ospedaletto dove ricoveravano alcuni feriti provenienti dal fronte di battaglia di Cassino.
Ad oggi la tenuta è stata acquistata dal Molino Popolare di Ellera; la villa e alcune particelle catastali vengono viceversa acquistate da altri soggetti privati.
La più antica e certa attribuzione del titolo di proprietà emerso fino ad oggi, risale al 18 marzo 1451; il documento che lo attesta appartiene ai catasti storici del comune di Perugia e indica, come proprietari, i signori Andrea, Sebastiano e Angelo di Giacomo di Angelo de’ Paolucci, nel medesimo documento è riportata anche una interessante descrizione della tenuta.
L’edificio da cui origina il corpo avanzato, sistemato in due piani, è di origine cinquecentesca, e in quei tempi svolse funzioni di monastero.
Varie modifiche ed interventi strutturali sono stati eseguiti nel corso del secolo XIX.
Ad oggi il fabbricato è in un completo stato di abbandono.
 

Aspetto

Per tre lati è circondata da un bel parco circa cinque ettari, con al centro un prato, ai cui margini si elevano giganteschi platani secolari, cedri, palme, cipressi, e delimitato a meridione da siepi di alloro.
Un tempo il parco era arricchito di vialetti con aiole infiorate di varie specie e marginati da basse siepi di bosso che correvano verso il retro della villa, dove il parco si perde confinando con la campagna coltivata.
L’ingresso è volto ad oriente e si apre sotto un porticato a crociera dalle splendide colonne di travertino, con capitelli che richiamano, nello stesso tempo, sia lo stile ionico che quello corinzio.
La torre che dà il secondo nome alla villa (Torre d’Arrigo), ha una pianta quadrata e si eleva di due piani dal corpo principale, in tutto è alta 4 piani collegati da una scala a chiocciola interna in ferro.
All’interno della villa adiacente la torre c’era un tempo una piccola cappella privata dedicata alla Madonna, oggi sconsacrata e adibita a rimessa di attrezzi di giardinaggio; un tempo vi era anche una limonaia, oggi scomparsa.
Nel lato orientale, vicino alla casa, si trova un pozzo che un tempo alimentava una vasca con lavatoio e due cisterne seminterrate, soffittate a volta, da cui partiva la rete d’irrigazione per l’orto e il giardino.
 

Fonti documentative

F. Peroni – Mantignana: la sua gente e la sua storia – 2001
 

Mappa

Link alle coordinate: 43.171311 12.288977

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>