Villa di Pistrino – Petrelle di Città di Castello (PG)

Piccolo abitato che i affaccia sulla valle del Minima a ridosso del castello dei Marchesi di Petrelle da cui dipendeva.

 

Cenni Storici

Il piccolo borgo sorge lungo il pendio del monte Pino nel versante che sfocia nella Valle del Minima e si trova affacciato sul castello dei Marchesi di Petrelle che guarda da poco più in alto.
Da non confondere con il ben più noto e popoloso Pistrino che è invece una frazione di Citerna mentre questo di cui parliamo è nel Comune di Città di Castello.
Il suo nome arriva dal latino “pistrinum“, derivazione di “pinsĕre” “pestare”, quindi è riferito ad un posto dove esegue la macinazione dei cereali, specialmente del grano, un mulino, oppure dove venivano spremute le olive per ottenere l’olio.
Il nome è inteso talvolta come bottega in cui si vendeva il pane, ma fra le ipotesi suddette credo sia valida la prima, infatti questa valle avendo un fiume che garantisce la riserva di acqua è vocata per la coltivazione di cereali quindi in passato necessitava per forza di un mulino per la trasformazione della materia prima.
Quest’ipotesi non è del tutto peregrina dal momento che, seppur il paese sia posto in altura, in passato poteva contare su due corsi d’acqua che lo lambivano da entrambi i lati e ne potevano garantire la forza motrice per le macine, altresì la sua posizione sopraelevata rispetto al fondovalle gli garantiva una certa sicurezza in caso di scorribande o invasioni.
Non è altrettanto escluso che si sia trattato di un molino a sangue, cioè abbia avuto una trazione animale con asini o muli.
L’abitato seppure molto contenuto infatti presenta un aspetto molto compatto e di forma piuttosto circolare, quindi strutturato per un forma di una difesa seppur minima, infatti quel che resta ai nostri giorni sembra piuttosto un semiarco rivolto verso valle sicuramente da dove poteva arrivare il pericolo maggiore.
Questo borgo era nella proprietà dei Marchesi di Petrelle che a valle avevano il loro castello ben fortificato e la loro residenza, nonché un’altra serie di castelli nel circuito circostante che ne garantivano la sicurezza.
Probabilmente il luogo non fu mai fortificato in quanto non risulta citato in nessun documento che lo attesti come “Castrum” per cui fu sempre un agglomerato residenziale seppur compatto, ma mai assunse il titolo di castello.
L’abitato era quindi un luogo dove risiedevano i contadini, i pastori e i mugnai che sottostavano ai Marchiones e da cui dipendevano e il loro compito, oltreché garantire i pascoli, il legname e la coltivazione delle terre era anche quello di difendere il mulino che era una struttura che garantiva la sopravvivenza della popolazione.
 

Aspetto

L’abitato ha subito nel corso dei secoli modifiche strutturali devastanti, ma seppur alterato in alcune sue parti ha mantenuto la forma di un nucleo compatto solo nella parte verso valle.
Nelle tessiture delle abitazioni ristrutturate si possono intravedere elementi medievali nelle porte e in alcuni tratti di mura, nonché una porta di accesso al borgo fortemente modificata.
La struttura dell’antico borgo potrebbe risalire al 500-600 ma potrebbe anche essere successivo, anche se, vista la sua posizione, non è da escludere che il paese possa essere nato su un nucleo molto più antico e di ben più contenute dimensioni.
 

Fonti documentative

https://www.treccani.it/vocabolario/pistrino_(Sinonimi-e-Contrari)/

 

Mappa

Link alle coordinate: 43.350896 12.149192

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