Villa di Pilonico Materno – Perugia

Dopo aver pubblicato la località Pilonico Paterno vicino a Pianello, mi è sembrato doveroso inserire anche il Pilonico Materno, entrambi facenti parte del Comune di Perugia.

 

Cenni Storici

Secondo la tradizione il termine Pilonico si fa derivare dal nome del dio etrusco Pilumno, divinità celebre tra le popolazioni del Centro Italia, ma venerato particolarmente dai perugini: questo fa supporre che l località sia stata dedicata alla divinità.
Nella Riformanza del comune del 1262, nel Contado di porta Santa Susanna, sono elencate le due ville di Pilonici e de Canpanis Bagnarie.
All’inizio del secolo successivo Bagnaia e Pilonico erano ancora qualificate come ville e considerate due comunità separate.
Dalla fine del secolo XIV Bagnaia è indicata come castrum.
Nello Statuto del comune, il castello di Bagnaia è indicato come sede del vicario inviato dalla città di Perugia ad amministrare il castello.
Nello stesso statuto Pilonico è qualificato villa Pilli, ed insieme al castello di S. Andrea delle Fratte e alle ville di S. Sisto, Calcinaia e Lacugnano costituivano un distretto, cui era preposto un altro vicario.
Nello statuto del cardinale Silvio Passerini il castello di Bagnaia e la villa di Pilonico sono amministrati dallo stesso vicario.
Dopo questa data non si hanno più notizie delle due comunità congiunte, che si ritrovano poi nuovamente unite nelle mappe del catasto del 1727-30.
 
 
 

Chiesa di Santa Maria Assunta

I primi dati storici risalgono al secolo XIV, quando la Parrocchia dipendeva dal Monastero di San Pietro in Perugia.
Nel 1331 era retta da Giacomo Vanni, oblato del Monastero, ma soltanto nel 1437 la dipendenza fu ufficializzata in virtù di una bolla pontificia di papa Eugenio IV.
Il Monastero di San Pietro aveva giurisdizione su altre 19 parrocchie della zona e aveva l’obbligo di provvedere a tutti i lavori di manutenzione della chiesa e della canonica.
Con la soppressione dei beni ecclesiastici la competenza passò alla Fondazione per l’Istruzione agraria di Perugia.
La nomina dei parroci spettava all’abate, che vi inviava dei vicari.
Con la confisca dei beni e la progressiva diminuzione del numero dei monaci, la giurisdizione passò al vescovo dell’Arcidiocesi di Perugia.
Dipendono dalla Parrocchia la Cappella Madonna della Caina e, dal 1987, due chiese che fino quel momento erano parrocchiali: San Martino dei Colli e Sant’Egidio in Poggio delle Corti.
 
 
 

Chiesa della Madonna della Caina

La chiesa sorge sulla strada che da Pilonico Materno porta a Castiglione della Valle, in prossimità del ponte sul torrente Caina.
L’origine della Cappella Madonna della Caina si fa risalire attorno agli anni 1000 – 1100 quando, in occasione di una piena del torrente Caina, un bimbo che si trovava in una culla posta al pianoterra di una casa lungo il torrente fu trascinato dalla furia delle acque e miracolosamente ritrovato illeso fra i rami di una quercia, il cui tronco si era fermato all’altezza del ponte ove si trova adesso la Cappella.
L’immagine della Madonna, che la mamma aveva messo accanto alla culla, venne da quel momento considerata miracolosa e, per questa ragione, si eresse una edicola in suo onore; edicola che, nel 1555, la popolazione del luogo volle trasformare in Cappella, affidando ad un allievo del celebre pittore di Città della Pieve, Perugino, l’affresco della Madonna posto sopra l’altare.
Questo affresco, nel 1900, in occasione di lavori di innalzamento dell’edificio, fu coperto e sostituito da un altro di scarso valore artistico.
La Cappella fu danneggiata durante la seconda guerra mondiale, ma il nuovo edificio che fu ricostruito fu inaugurato solennemente l’8 settembre 1950; da allora ogni cinque anni si ricorda l’evento.
 

L’Ospedale di Pilonico Materno

In località Pilonico Materno sorgeva un Ospedale la cui origine è legata al nome di donna Andrea Cioli di Bagnaia, che nel 1389, lasciò per testamento una casa di sua proprietà a Pilonico Materno per istituirvi un ospizio per pellegrini, con il nome di “Hospedale de Santa Maria de Monte Morcino”.
L’ospedale, per volontà della testatrice, fu posto sotto la tutela del priore dei monaci olivetani di Monte Morcino, che in questa zona possedevano già numerosi beni.
Per provvedere al mantenimento dell’istituto la donna lo dotò di due poderi.
Nel 1565 quando il vescovo Fulvio della Corgna lo visitò, l’ospedale era in pessime condizioni.
 

Fonti documentative

Comune di Perugia – Circoscrizione XI: Cenni strorici sulle frazioni dal XIII al XIX secolo – 1994

http://siusa.archivi.beniculturali.it/

 

Mappa

Link coordinate: 43.032161 12.273428

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>