Villa di Castagnacupa – Spoleto (PG)
Cenni Storici
Castagnacupa, villa esistente già nel XIII secolo, compresa nei luoghi assegnati a Spoleto, nel 1241 da Federico II e confermati alla città ducale, nel 1247, dal cardinal Capocci.
La località è stata da sempre uno dei presidi del territorio del comune di Spoleto verso la vicina Terni; infatti, insieme a Catinelli e al castello di Battiferro costituiva un sistema di controllo soprattutto su quella che oggi è chiamata Valserra, ma che anticamente era conosciuta come Val Peracchia, quasi completamente ricompresa nel districtus spoletino.
All’interno dell’abitato, che conserva interessanti scorci medioevali, si erge una torre di avvistamento a testimonianza del sistema difensivo del contado spoletino.
Sempre all’interno dell’abitato si trova l’ex Chiesa di Sant’Agostino, poi adibita a scuola e ora utilizzata come abitazione privata.
La grotta del Chiocchio
Nei pressi si trova la grotta del Chiocchio caratterizzata da una serie di pozzi; è una grotta attiva che può quindi presentare dei seri pericoli in caso di piogge abbondanti.
Nota fotografica
La foto dell’interno della grotta del Chiocchio è tratta da:
http://www.openspeleo.org/openspeleo/misc/fndatabase/os_caves/27/photo2/Chiocchio-alias.jpg
Nota di ringraziamento
Un grande ringraziamento al dottor Luigi Rambotti, che ha contribuito sostanzialmente nella stesura del testo.
Fonti documentative
L. Fausti – I Castelli e le ville dell’antico contado e distretto della città di Spoleto – Perugia, 1990
L. Fausti – Le Chiese della Diocesi di Spoleto nel XIV secolo secondo un codice del XVI secolo – in Archivio per la storia ecclesiastica dell’Umbria, Foligno, 1913
Sacra visita di Pietro de Lunel vescovo di Gaeta, 1571, in Biblioteca Comunale di Foligno
Sacra visita di Carlo Giacinto Lascaris vescovo di Spoleto, 1712, in Archivio Storico Diocesano di Spoleto
SANSI A. – Storia del Comune di Spoleto, Accademia Spoletina – Spoleto, 1876