Torre Valente – Todi (PG)

La Torre a ridosso del torrente Naia colpisce per la sua bellezza.

 

Cenni Storici

La torre sorge lungo la strada provinciale che da Todi conduce a Collevalenza nella vallata sottostante vicino al fiume Naia.
Si nota percorrendo la strada e per la sua bellezza è considerata una delle più belle costruzioni quattrocentesche del territorio tuderte.
Fu costruita dalla famiglia Valenti da qui il nome.
Nata come casa signorile è stata utilizzata nel tempo dapprima come abitazione privata per la gestione delle terre, poi per un breve periodo come casa vacanze per poi passare ad un utilizzo ad uso agricolo.
Attualmente dovrebbe essere di proprietà privata della famiglia di Arnaldo Morghetti.
 

Aspetto

Anche se in uno stato di semi abbandono si presenta ancora con la sua bellezza, con una torre intatta con beccatelli e cornici in mattoni; la parte alta della stessa è stata utilizzata come torre colombaia per l’allevamento dei piccioni, fonte di proteine e cibo in caso di carestia o di assedio.
Tutti gli angoli della parte alta sono decorati con mattoni che presentano al centro una stella a otto punte, simbolo esoterico massonico.
Alla torre è addossata sulla destra la casa padronale con un bel portone ad arco con pietre bugnate finemente decorate che fanno da cornice; le pareti esterne presentano delle aperture per armi da fuoco.
Nella parte retrostante sono state addossate altre strutture utilizzate come rimesse e stalle ora abbandonate.
 


 
 

Chiesa della Madonna della Neve

Lungo la strada che scende dal versante e conduce al castello sorge su un piccolo toppo la chiesa della Madonna della Neve, piccolo edificio di recente costruzione con campanile a vela probabilmente ricostruito su un precedente insediamento religioso anch’esso legato alla famiglia Valenti.
La facciata è in blocchi di pietra disposti a filari, il portale presenta una cornice in pietra con una lunetta vuota; sul sagrato della chiesa in bellavista è conservata un’urna funeraria con coperchio utilizzata come sedile.
Il campanile a vela a due fornici si eleva al centro della parete di fondo.
 

Fonti documentative

Franco Mancini – Todi e i suoi castelli – 1960
G. Pensi – O. Comez (Associazione Interessi Turistici ed Economici di Todi), Annuario di Todi per l’anno MCMXXV11, Todi 1927.
 

Mappa

Link alle coordinate: 42.753215 12.443369

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