Torre della Castellina – Valfabbrica (PG)
Cenni Storici
La torre pare sia stata costruita dalla potente famiglia perugina dei Bigazzini (conti di Coccorano) intorno al XIII secolo ( forse nell’anno 1297 ) sul limite confinario tra Perugia e Urbino.
Il suo posizionamento strategico e’ sicuramente di origine militare, da sud e’ inaccessibile a causa di una ripida scarpata, da est e da ovest si raggiunge con difficoltà mentre solo da nord può essere presa di filata perché vi si arriva in discesa.
La stessa è situata sul versante sud del colle che confluisce col Fosso della Contea che divideva Gubbio, Perugia, Assisi con sbocco nel Pian Saluccio.
Sull’ultimo tratto del Fosso della Contea passava la Via Salaria per Perugia e sono anche visibili resti di ponte con direzione Pian Saluccio ed anche qualche residuo di costruzione romana.
La « Castellina » è in buone condizioni, ma pare che sia stata ricostruita dopo il 1498, dopo che precedentemente era stata demolita « per beneficio e quiete comune ».
Dal sec XIII la Castellina è rimasta legata al territorio perugino come si evince anche dalle mappe dei cartografi dei sec. XVI-XVII (Danti, Coronelli) per poi tornare a Gubbio nel XVIII secolo come si deduce dal Catasto di quella città, dell’ anno 1798, dove parla del feudo che è diviso in tre ville: Coccorano, Pontenuovo e Castellina, che dovrebbero essere rispettivamente la zona posta sopra il Chiascio con il vecchio castello e Belmonte; la zona lungo il Chiascio alla Barcaccia, e la parte tra Coccorano e Monteverde, appunto attorno alla torre della Castellina (m. 414 slm.).
La torre, sorge quasi a confine con Monteverde, sul versante destro del Chiascio, è ancora in piedi accanto a dei ruderi e una casa ex colonica. La Castellina non era una torre isolata ma un fortilizio munito di mura di cinta tuttora presenti nell’impianto, e molto probabilmente con un’altra se non due torri.
Dalla mappa del Catasto Gregoriano, il cui impianto risale al 1811 si nota la presenza di una costruzione a base rettangolare posizionata lungo le mura di cinta di sud-est, che incrociata con il disegno del cartografo Danti fanno pensare alla seconda torre presente nel disegno.
Parrebbe che alla « Castellina » vi sia stata la residenza per la villeggiatura estiva dei Bigazzini, e che vi fosse chiesta anche la « gabella » dal momento che su quella strada “..via salaria per le marca di Urbino..” ogni giorno passava una moltitudine di gente e numerosissimi pellegrini diretti a visitare la tomba degli Apostoli .
Un architrave, su una costruzione vicina, reca questa iscrizione: « Fecit Fieri – 1297 », che, facilmente si riferisce alla prima torre dei Bigazzini.
Fonti documentative
Vittorio Falcinelli – Per Ville e Castelli di Assisi Vol I 1982
http://www.camazzetto.it/
Da vedere nella zona
Castello di Valfabbrica
Chiesa della Madonna del Chiascio
Castello di Monteverde
Chiesa di Sant’Antimo di Coccorano