Stazione di Posta sulla Via Francigena – Caprarola (VT)


 

Cenni Storici

La Via Francigena, detta anche Via dei Pellegrini o Romea, circa duemila chilometri da Canterbury a Roma, era in realtà una rete viaria molto articolata fatta di strade secondarie, sentieri e mulattiere che convergono verso le direttrici principali.
Nel territorio di Caprarola un tratto della Via Francigena arriva da Viterbo, salendo le pendici dei monti Cimini, fino al crinale del Vulcano Vicano che segna il limite del comune di Viterbo, attraversa il territorio di Caprarola, scende all’interno della caldera del vulcano e costeggia il lago di Vico.
Nei pressi della SP39, nel territorio del Comune di Caprarola, si prende un sentiero che entra nel bosco: da qui inizia la discesa della Via Francigena all’interno della conca craterica.
Appena entrati nel bosco s’incontrano i resti di un piccolo borgo che costituiva la Stazione di Posta della montagna per il cambio dei cavalli, con un’osteria ed una locanda.
Si scorge prima, sulla sinistra, un’ampia cisterna, ove si accumulava la neve per assicurare il rifornimento idrico alla Stazione.
Poco dopo si scorgono i ruderi di un primo edificio, sulla destra del sentiero, probabilmente l’osteria.
A seguire, dall’altro lato della strada si trova quel che resta della locanda, dove, secondo i cronisti, sostò anche Leonardo da Vinci.
Tra i due edifici si trova un’ampia caverna, con cunicoli che si addentrano in profondità, probabilmente era utilizzata come cantina e dispensa dalla Stazione.
Continuando a scendere, poco dopo i i ruderi, il sentiero conserva ancora un tratto dell’antico basolato.
 

Nota di ringraziamento

Si ringrazia l’amico Pierluigi Capotondi, preziosa guida al sito.
 

Nota

La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini.
 

Fonti documentative

Carlo Bordini Fabrizio Dal Passo Pamela Ferri – La Via Francigena e l’Alto Lazio nella seconda metà del XVIII secolo.
 

Fonti documentative

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