Sasso del Predicatore I – Selva di Malano di Soriano nel Cimino (VT)

Il monolite ed altri interessanti ed enigmatici monumenti si trovano oggi all’interno di una proprietà privata e non sono pertanto facilmente accessibili.

 

Descrizione

Il Sasso del Predicatore, come tutte le altre are della zona, è realizzato su un blocco unico di pietra vulcanica, avente forma ovoidale, scagliata fino a qui dall’esplosione del vulcano Sabatino.
Si si erge solitario nella Selva di Malano, tra Bomarzo e Soriano nel Cimino, in mezzo a una vegetazione lussureggiante.
Questa è la zona con la maggior densità di are sacrificali al mondo, non se ne conosce l’epoca di realizzazione, ma forse sono databili ben prima della civiltà Etrusca.
Non se ne conosce la funzione, forse dall’alto del masso un sacerdote, un augure, osservando il volo degli uccelli interpretava la volontà degli dei, forse vi si offrivano sacrifici o si pregavano le antiche divinità, forse era adibito a tutte le funzioni in contemporanea.
Nelle immediate vicinanze si trova una costruzione cubica rifinita in finto bugnato, un parallelepipedo tagliato su un masso di peperino caratterizzato da un’accurata lavorazione.
I due interessanti ed enigmatici monumenti si trovano oggi all’interno di una proprietà privata e non sono pertanto facilmente accessibili.
Nei pressi si trova l’area di San Nicolao, inspiegabilmente chiusa da una recinzione, opera di un privato, che impedisce la visione di uno dei più interessanti siti archeologici della zona.
La denominazione di S. Nicolao si riferisce, in maniera specifica, ad un complesso di rovine medievali, site nella parte superiore sinistra della valle del fosso Serraglio (affluente del torrente Vezza).
Tali rovine comprendono, oltre a resti minori di varie costruzioni e una cisterna (alimentata da una vicina sorgente), le fondamenta di una chiesa a pianta rettangolare absidata e l’imponente rudere di un edificio conventuale quadrilatero fortificato, posto su un alto masso tufaceo, quel che resta del monastero di San Nicolao, fondato dai francescani nel 1239.
Nella zona vi sono, poi, vari altri resti dell’evo antico.
Sul lato orientale del banco tufaceo, che sostiene i ruderi dell’edificio fortificato, sono ricavate tre tombe dell’epoca romana; una di esse è costituita da una cella il cui ingresso è ornato con pilastrini architettonici e frontone, sormontato da acroteri e portante al centro un rosone, scolpiti a bassorilievo nel vivo e non in asse con l’ingresso medesimo.
Un’altra tomba consta di una nicchia arcuata, contenente una fossetta cineraria rettangolare, sormontata da un’iscrizione incisa sulla roccia.
Nulla di ciò è purtroppo oggi accessibile.
 

Nota

La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini.
 

Nota di ringraziamento

Si ringrazia l’amico Pierluigi Capotondi, preziosa guida del territorio.
 

Da vedere nella zona

Bomarzo

Complesso rupestre di Santa Lucia
Insediamento di Cagnemora
Insediamento rupestre di Montecasoli
Piramide di Bomarzo
Insediamento di Santa Cecilia
Sacro Bosco

Soriano nel Cimino

Insediamento rupestre di Corviano
Monumento funebre di Coelius e Quintia
 

Fonti documentative

Giovanni Menichini – Escursionismo d’Autore nella Terra degli Etruschi Viaggio nella Tuscia I monti Cimini e le valli delle antiche civiltà rupestri – Pitigliano 2014
Stephan Steingräber – Monumenti rupestri etrusco-romani fra “piramidi”, altaroni, cippi e vasche in peperino nel triangolo Bomarzo – Soriano nel Cimino – Vitorchiano e zone limitrofe
Eleonora Storri – Emergenze archeologiche a Soriano nel Cimino – in Archeotuscoia news, speciale sezioni, anno VIII, pp 11 –

https://www.etruschi.name/bomarzo/selva_malano_it.html

 

Mappa

Link alle coordinate: 42.48800114826035, 12.219265172906036

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