Santuario di Santa Maria delle Grazie – Colle Val d’Elsa (SI)
Cenni Storici
Il territorio di Colle di Val’ Elsa, era anticamente percorso da due diramazioni della via Francigena, che partendo da San Gimignano confluivano in un unico tracciato nei pressi di Strove, in direzione di Badia Isola.
Nelle vicinanze della prima diramazione, sorge il santuario di S. Maria delle Grazie, al quale era annesso un convento.
In origine il santuario nacque come oratorio fatto costruire nel XV secolo dai fratelli Iacopo (o Jacopo Luci) e Luparello Luci , forse su una preesistente struttura del XIV secolo.
La famiglia Luci è attestata in documenti sin dal XIII secolo, era originaria di San Severo dove possedeva un castello; era insediata pochi chilometri a nord-ovest di Colle Val d’Elsa non distante da Le Grazie.
Nel 1501, Alberto di Gregorio Luci fece costruire l’Altare maggiore intagliato di legno, l’oratorio fu ampliato e trasformato in un convento dal nipote di Luparello, Giovanni Luci di Antonio.
Fino al 1570 il convento ospitò l’ordine mendicante dei padri Amedeisti (Minori Osservanti di San Francesco), e quando quell’ordine fu soppresso per volontà di papa Pio V, passò per decisione del comune di Colle ai padri leccetani (Padri Agostiniani della congregazione di Lecceto, vicino Siena).
I leccetani mantennero il controllo del convento fino al 1783, anno delle soppressioni leopoldine.
In occasione di tali soppressioni, il convento di Santa Maria delle Grazie fu degradato a parrocchia, aggregando al titolo di Santa Maria delle Grazie quello di Sant’Andrea a Strada, antica chiesa sotto il patronato della famiglia Luci nella vicina frazione di Sant’Andrea, menzionata in alcune bolle pontificie indirizzate agli ecclesiastici di Colle, tra i quali nel 1112 Teuzzone, arciprete di Colle e pievano d’Elsa.
San’Andrea a Strada venne soppressa e parzialmente demolita, e ricostruita in seguito.
Aspetto esterno
La facciata della chiesa è a capanna, con paramento murario in laterizio.
Al centro, si trova il portale con cornice in pietra e lunetta semicircolare, sormontato da un piccolo rosone circolare cinto da una ghirlanda in ceramica di scuola robbiana, risale al periodo rinascimentale.
Tra la chiesa e la canonica si trova il semplice ma elegante chiostro rinascimentale in cotto, in seguito rimaneggiato.
Interno
L’ interno è costituito da una navata unica coperta delle capriate e interrotta da un arco trasversale, che introduce nel transetto e nel presbiterio voltati a botte.
Vi è custodito un ciclo di affreschi di scuola fiorentina del XVI secolo; una Madonna con Bambino e santa Caterina d’Alessandria, san Giorgio e santa Caterina d’Alessandria, i santi Sebastiano e Rocco, ed una Madonna con Bambino con sant’Antonio Abate.
Tra le pitture degli altari, una Madonna con Bambino ed i santi Agostino e Monica del XVII – XVIII secolo.
All’interno della chiesa vi sono inoltre affreschi del colligiano Giovanni Maria Tolosani (XVI secolo). Sopra l’altare maggiore si trova l’affresco con la Madonna delle Grazie del XVII secolo e appartiene al Corpus opere del primo maestro di Lecceto, pittore senese attivo nella prima metà del quattrocento.
Fonti documentative
https://it.wikipedia.org/
http://www.geoplan.it/
https://parrocchialegrazie.jimdo.com/