Santuario della Madonna di Campocavallo – Osimo (AN)
Cenni Storici
Il santuario della Beata Vergine Addolorata sorge nel territorio comunale di Osimo (AN), nella frazione di Campocavallo. Fu edificato tra il 1892 e il 1905 per volere di don Giovanni Sorbellini, in seguito ad un prodigio avvenuto nella chiesetta preesistente. Campocavallo oggi è una frazione molto popolosa, che si estende nella vallata del fiume Musone, a tre chilometri verso sud da Osimo; ma alla fine del 1800 non era altro che un crocevia tra Jesi, Loreto, Castelfidardo e Recanati, munito di una chiesetta. In essa era stata posta da don Sorbellini un’immagine oleografica della Madonna Addolorata, ottenuta dietro compenso da un mercante ambulante. Secondo la leggenda il 16 giugno 1892 l’immagine sudò lacrime. Il 17 giugno 1892, sotto gli occhi di diversi e autorevoli testimoni, la Vergine raffigurata nel quadro mosse gli occhi; il prodigio continuò per dieci anni consecutivi. Subito la notizia del prodigio fece riversare a Campocavallo pellegrini e fedeli provenienti da tutta Italia e anche dal resto d’Europa. In seguito, l’immagine dell’Addolorata fu trafugata due volte per via dei preziosi che le erano stati applicati come ornamento.
L’edificazione del santuario fu subito affidata da Don Sorbellini all’architetto Costantino Costantini nel 1893. I lavori si conclusero solo nel 1905 con la conseguente dedica alla Madonna. Lo stile scelto rispecchia l’Eclettismo che dominava nel periodo in Europa. All’interno il santuario è posto in tre navate, divise da dieci pilastri e sei colonne. La pianta è a croce latina. Nell’edicoletta marmorea dell’abside domina la figura di Nostra Signora dei Sette Dolori. Fatto di materiale laterizio, il santuario è piacevole per la semplicità delle linee in stile neo-rinascimentale lombardo e l’ampio respiro delle arcate. Nel Santuario sono presente diverse cappelle: la cappella di san Vincenzo Ferreri (con le vetrate di santa Rosa da Lima, san Domenico e santa Caterina da Siena); la cappella di sant’Antonio di Padova (con le vetrate di san Francesco, Papa Leone XIII e sant’Antonio di Padova) e la cappella del Crocifisso. Sono presenti anche numerose statue di rara bellezza: dell’Addolorata, di sant’Antonio Abate, di sant’Antonio di Padova, di san Giuseppe sposo di Maria, un bellissimo sacro Cuore di Gesù, la statua di san Vincenzo Ferreri e quella di sant’Isidoro. Sulla cima della cupola svetta, protetta a sua volta da una seconda semi-sfera, una statua della Madonna. Oggi il santuario domina il centro della trafficata frazione, affiancato dal pregevole campanile completato solo nel 1913.Dal 2005 al 2007 sono stati eseguiti, imponenti lavori di ristrutturazione. Dal 2001 il santuario è custodito dai francescani dell’Immacolata
A Campocavallo, fin dal 1939, nel mese di agosto si celebra la Festa del Covo. Il cosiddetto covo, espressione della fede e della cultura contadina della zona, è un carro che presenta un costruzione fatta unicamente da spighe di grano intrecciate. Viene portato in processione in onore della Vergine e ogni anno rappresenta una diversa immagine di carattere religioso.
Don Sorbellini, fondatore del santuario, è ivi sepolto dal 1918.
Assieme al santuario della Madonna di Campocavallo, nella zona è meta dei pellegrini il ben più famoso santuario della Santa Casa di Loreto.