Chiesa (Santuario) della Madonna della Valle – Bevagna

Il Santuario è in uno stato di abbandono totale, messo in sicurezza da un recinto da cantiere che impedisce l’accesso alla struttura pericolante, ma nonostante tutto meta incessante di pellegrini e fedeli tutto l’anno.

 

Cenni storici

Il Santuario della Madonna della Valle si trova a 520 metri sul livello del mare all’interno di un bosco di querce e castagni. Ha origini antichissime: eretto nel 1212 da Napoleone III figlio del conte Rinaldo I di Antignano celebre nelle armi e nella politica, capo ghibellino e amico carissimo di Federico II venne convertito da S. Francesco e volle che venisse costruita una chiesa in onore della Vergine in questo luogo così bello per il panorama e per la folta boscaglia. Donò alla chiesa ben 200 ettari di terra, altri beni furono lasciati dal nipote di Napoleone, Rainaldo nel 1291 (archivio comunale di Todi).

La primitiva chiesa andò in rovina e non si hanno notizie sulla sua storia fino al 1544 quando fu ricostruita dalle fondamenta da certo Stracciato, che ne ebbe dal vescovo di Spoleto il giuspatronato in riconoscimento dei restauri da lui fatti all’edificio. Dopo due anni il figlio di questi, Cesare Pierantoni la donò al Comune (30-05-1546) e il documento parla della fondazione della chiesa della Madonna della Valle e accenna per la prima volta ai Consoli, che reggevano il comune di Bevagna.

Verso al fine dell’800 era di nuovo abbandonata. Nel 1934 venne tuttavia totalmente ricostruita, soprattutto grazie all’opera tenace dei devoti, in particolar modo di Pierino Stortini (1866-1944) con la sua opera di indifeso sostenitore della venerata immagine della Madonna della Valle. Nel volume “QUANDO SALTARONO I PONTI” BEVAGNA 1943 – 44, leggiamo il racconto del primo incontro tra Piero Stortini e la Madonna della Valle:

Un bel giorno del 1880 Piero Stortini raccogliendo la legna in mezzo al bosco, trovò questa Chiesetta del tutto abbandonata e ricoperta di rovi e di erbe parassite. Pierino cominciò subito a farvi qualche restauro, incominciando dal tetto

Egli dedicò gran parte della sua vita a raccogliere offerte dalla povera gente contadina dei dintorni per la sua ricostruzione. Incominciò un movimento popolare a favore del Santuario e si sparse la voce che in quella chiesina sperduta tra i monti la Madonna vi facesse molte grazie e divenne luogo di fede dei paesi vicini e non solo, meta di pellegrinaggi e di preghiera. L’antico edificio veniva definitivamente demolito nel 1934 dal rettore della chiesa Satolli per costruirci sopra l’attuale santuario.
 

Architettura

Il Santuario ha una facciata elegante con trifora, con ampia scalinata e una sola navata. Dietro l’altare si trova il dipinto iconografia della Madonna della Valle, la Sacra Famiglia posta sopra una nube, allietata da una colomba e da un fiore. Sotto vi è un fedele inginocchiato in atto di Pregare, mentre sullo sfondo è dipinto un paesaggio collinare. L’immagine della Sacra famiglia è copia del dipinto su tela opera di un pittore della Torre del Colle (conservato a tutt’oggi) che si trovava nella chiesetta demolita.
 

Situazione attuale

All’interno era ricco di ex-voto, di oggetti di valore donati, ma essendo stato poi derubato più volte, ora è completamente spoglio. Attualmente sono rimaste solo le scritte sui muri lasciate per chiedere grazie o per ringraziare di averla ricevuta. Purtroppo non è più visitabile dagli eventi sismici del 1997 in quanto seriamente danneggiato e da circa tre anni è chiuso ai fedeli e in condizioni di abbandono. Nonostante ciò ancora è meta di fedeli per chiedere grazie alla Madonna. Il primo maggio ricorre la festa e la mattina si celebra da alcuni anni la S. Messa all’esterno.

Sono state raccolte e consegnate alle autorità competenti più di 2000 firme per la sua ricostruzione. Diverse sono le istituzioni che se ne occupano: Parrocchia di Cantalupo e di Bevagna, Curia di Spoleto, comune di Bevagna e Pro-Loco.
 

Mappa

Coordinate: 42.9371901,12.4720103

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