Santuario della Madonna del Sasso – Leggiana di Foligno (PG)


 

Cenni Storici

Sita aldilà del fiume Menotre, di fronte al Cimitero, lungo la strada per Scopoli, per molti anni meta di pellegrinaggi che vedevano gli abitanti delle due località recarsi in processione in questo luogo il lunedì di Pasqua.
La prima documentazione storica che cita la Madonna del Sasso è contenuta in un testamento del 1383.
In un altro documento testamentario del 1492 una certa signora Margherita, moglie di Giovanni di Ilario di Foligno, offre una certa somma per la costruzione di una cappella e di un altare in onore della Beata Vergine Maria del Sasso.
Il 15 agosto 1498, la signora Caterina, moglie di Bartolomeo Angeli della villa di Laudigiana, lascia, per amore verso Dio e per la salvezza della propria anima, con testamento due fiorini per la costruenda chiesa della Madonna del Sasso.
Se ne parla ancora, chiamandola Madonna di Sasso Morino, nel resoconto della visita apostolica del 1573, il 26 maggio Monsignor Camaiani la trovò danneggiata dalla piena del fiume Menotre.
Era allora cappellano della chiesetta il parroco di Scopoli Don Ilario Bileggi.
In quell’occasione il Visitatore ebbe un incontro con il santese Antonio del fu Nicola di Scopoli, al quale ordinò di scrivere sia le entrate che le uscite dei beni appartenenti a questa chiesetta e di consegnare il resoconto al Vescovo di Foligno.
Nel secolo XVII, il Santuario era Oratorio pubblico e vi era eretta la Compagnia della Madonna della cintura, che poi fu sospesa a causa di un terremoto.
L’antica chiesa, di cui oggi non esiste più traccia, era così descritta nel 1727, in un inventario con descrizione del Santuario e dei suoi arredi che si trova attualmente presso l’archivio della Curia Vescovile di Foligno: “...la chiesa della Madonna del Sasso è posta sopra uno scoglio et circondata dalle parti, di davanti e da lato, di selva de cerro… l’altare maggiore con un quadro antico dove è dipinta la Natività della Madonna SS.ma che tiene il bambino in braccio; vi è dipinta S. Monica, S. Agostino, S. Nicola da Tolentino e S. Feliciano… vi è l’altare del Crocefisso dove è dipinto nella muraglia che è ovata un’immagine di un crocefisso spirante, S. Giovanni Evangelista con le Marie ai piedi della Crocecon sua scalinata dipinta vi è anche il coro fatto a volta e dal menzo in su tutto dipinto di varie figure.
Vi sono conticue alla suddetta chiesa stanze per l’abitazione de l’eremita, che in tutto sono sette stanze… Alla detta chiesa della Madonna del Sasso vi è annessa anche la maestà o cappelletta di rimpetto alla chiesa, nella strada romana… Si fa mentione che l’anno 1675 la sig. Cecilia Mosti, nobile venetiana in tempo del S. Perdono di Assisi mandò per carità alla Madonna del Sasso una cassetta con dentro calice con coppa di argento et anche patena di argento… le quali robbe per il più si conservano nella Sacristia di Scopoli… vi è nella chiesa il campanile con sua campana di peso da ottanta libbre in circa… Vicenza Billeggi del castello di Scopoli sotto il 27 Ottobre 1678 lasciò alla detta chiesa sc. 25 Girolamo di Pietro di Scopoli il di’ 27 Novembre 1691 (lasciò altri sc. 25) con l’obbligo al curato pro tempore di celebrarvi 10 messe l’anno in detta chiesa… la detta chiesa del Sasso possiede un pezzo di terra silvata nelle pertinenze di Scopoli, voc. le cerri della Madonna del Sasso un pezzo di prativo in voc. le prata di Scopoli.

Rimane oggi una piccola edicola, di cui non si conosce la data della sua costruzione, probabilmente risale alla fine del XV secolo.
Accanto all’edicola, probabilmente sul luogo della vecchia chiesa, ormai diruta, fu costruita una piccola cappella, presumibilmente intorno alla fine del XVIII secolo.
L’edicola sacra conserva un dipinto di scuola folignate del 500.
Molti anni fa, l’immagine centrale, raffigurante la Madonna col Bambino, molto danneggiata, è stata ridipinta da un pittore locale, ora è coperta da una foto moderna.
A sinistra è ben conservata una Santa Lucia, a destra forse San Claudio.
La vicina chiesa è notevolmente danneggiata, oltre che da decenni di abbandono anche dal sisma del 1997, non conserva più nulla al suo interno e appare prossima al crollo.
 

Fonti documentative

CAPODIMONTI SANDROIl Menotre e la sua valle Borghi, genti, acque, sorgenti
GREGORI DON LUCIANOLa Valle del Menotre
SENSI MARIO, Vita di pietà e vita civile di un altopiano tra Umbria e Marche, Edizioni di Storia e Letteratura, Roma, 1984

http://leggiana.altervista.org/luoghi.html#

http://www.leggiana.it/

 

Nota

La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini.
 

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