Santuario Madonna della Grotta – Fabriano (AN)

Il Santuario, che si trova in località Grotte di Fabriano, è raggiungibile in auto attraverso una strada a mezza costa immerso nel verde del bosco, è aperto tutto l’anno solo che a circa 100 metri c’è un cancello e si prosegue a piedi

 

Cenni Storici

Il santuario, centro spirituale della parrocchia di Precicchie, posto a metà di una ripida parete rocciosa, è formato da una grotta naturale delimitata da una parete e da una facciata, ambedue in muratura. Una tradizione vuole che sia sorto in seguito all’apparizione della Vergine ad un pastorello del paese. La grotta teatro dell’evento si trova ad un centinaio di metri verso Vallacera, nel medesimo massiccio montuoso. Il luogo fu subito meta di pellegrinaggi di devoti, i quali, trovando molto scomodo l’accesso alla grotta dell’apparizione, trasferirono il culto in quella attuale. La chiesa viene ricordata nella bolla di Urbano IV del 1262, in un elenco di chiese dipendenti dalla vicina abbazia di Val di Castro come S. Maria della Grotta «sub altissimo scopulo» (sotto un altissimo scoglio).
Altra testimonianza ci è offerta da un affresco, risalente al XV secolo, posto sulla parete al di sopra dell’antico altare e raffigurante la Vergine nell’atto di presentare il Bambino ai fedeli. Purtroppo, per l’umidità della grotta e per altri agenti atmosferici, il suo stato di conservazione risulta piuttosto deteriorato.
Oggi accanto al dipinto è collocata un’immagine lignea della Madonna Ausiliatrice.
Il santuario nei secoli ha subito numerosi interventi di ristrutturazione, tra questi il più importante è quello del 1958 durante il quale, sotto la direzione dello scultore Ennio Gaoni, autore del progetto, è stato reso più facile l’accesso alla grotta con la costruzione di un’ampia scalinata, è stato livellato e ampliato il piano della chiesa e si è costruita la bella facciata sormontata da un piccolo campanile. La sistemazione della zona presbiteriale con il nuovo altare è stata realizzata nel 1974 su disegno del pittore matelicese Lucio Paglialunga.
 

Eventi Miracolosi

Agli inizi del nostro secolo, mentre si stavano effettuando lavori di restauro, un manovale cadde nel precipizio sottostante al Santuario. I compagni accorsi in suo aiuto, vedendolo illeso, gli chiesero che cosa gli fosse successo ed egli raccontò: “Mentre stavo cadendo ebbi l’impressione di essere sostenuto da una forza misteriosa e mi sembrò di cadere come su di un sacco di lana: in quel momento mi apparve una Donna con un vestito rosso e un nastro celeste attorno alla vita, mi prese per mano e mi disse: Alzati, non ti sei fatto niente“.
Il quadretto ex-voto, su tavoletta dipinta da mano inesperta, appeso alla parete di fondo del Santuario, mostra la Madonna nell’atto di salvare il poveretto, donato poi in segno di riconoscenza e devozione alla Vergine.
Testimonianze di fatti miracolosi accaduti a persone del luogo e a pellegrini dei paesi vicini se ne incontrano tuttora numerose. Oggi la Madonna continua con la sua intercessione presso il Padre a soccorrere i suoi fedeli che a Lei si rivolgono sempre più numerosi.
Tante persone vengono al Santuario e ricevono grazie materiali e spirituali: il perdono di Dio nella confessione e la forza di lottare ogni giorno contro il male. Gustano la bellezza di pregare insieme e nella solitudine, lontane da ogni preoccupazione, e ripartono con il cuore pieno de gioia e con il coraggio di affrontare di nuovo la vita.
 

Festa al Santuario

Maggio al Santuario è una festa che si ripete ogni Domenica con pellegrinaggi a piedi provenienti da Cupramontana, Apiro, Cerreto d’Esi, Fabriano, Castellaro, Castelletta e da tutti i paesi limitrofi. Momenti di particolare commozione si vivono nel pomeriggio dell’ultima Domenica, in cui si celebra la giornata del malato promossa dall’Unitalsi.
I malati nel corpo o nello spirito trovano in Maria la forza di accettare la loro croce e la loro sofferenza.
La messa più partecipata rimane comunque quella della terza Domenica che vede un massiccio afflusso di fedeli.
Sotto pressione sono i sacerdoti che ascoltano le confessioni dei “Pasqualini”. Questo Santuario è stato infatti valorizzato dalla Chiesa fin dai secoli scorsi per permettere a tanti pellegrini di assolvere all’antico precetto di “confessarsi almeno una volta all’anno“, qui essi hanno sempre trovato un ambiente accogliente e più a contatto con Dio. Con l’intercessione di Maria prendono il coraggio a due mani per scaricarsi, dopo un anno di attesa, dei loro peccati.
Il Santuario, che ha per pareti la aspre rocce e per volta il cielo immenso, costituisce un luogo ideale per incontrarsi con Dio e con Cristo Risorto.
 

Nei Paraggi

A 2,5 km dal Santuario troviamo Precicchie, antico e caratteristico borgo alle falde del monte San Vicino. E’ cresciuto attorno ad un Castello, che alcuni studi più recenti fanno risalire a prima del 1000. Come nell’antico borgo medioevale di Precicchie, rivive, con le arti e i mestieri di un passato ancora presente nei ricordi degli anziani,la stupenda rappresentazione del Presepio vivente il 26 dicembre, 1 e 6 gennaio. I figuranti, provenienti anche dai paesi vicini, con il loro impegno e la loro dedizione, hanno arrestato il degrado e scongiurato così la scomparsa di luoghi carichi di storia. Suggestiva la scena della Natività nei sotterranei del Castello detti dalla gente “U Romitoriu“.
San Giovanni, ultimo paese prima di giungere al Santuario. Sopra un poggio e nella scenografia naturale delle vallate sottostanti, si erge una piccola chiesa campestre risalente al 1400.
 

Bibliografia

Da Depliant diffuso da –Missionari della Fraternità Missionaria di Maria Parrocchia di Santa Maria delle Grazie, Precicchie – Fabriano ( AN ) Tel. 0732-74024
 

Nella zona

Castello di Precicchie
 

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