Santa Maria del Ponte del Piano – Sassoferrato (AN)

Un grande ringraziamento va ad Edgardo Rossi, firmatario della liberatoria che insieme ad Alberto Albertini mi hanno aperto per fare le foto.

 

Cenni Storici

La Chiesa di S. Maria del Piano (o Santa Maria del Ponte del Piano, così denominata perché si trova nelle vicinanze del ponte che sovrasta il fiume Marena) si trova nella parte bassa del Comune di Sassoferrato, alle porte del centro storico. La sua costruzione risale al XIV secolo e all’epoca dovevano ancora essere visibili i ruderi romani. Costruita dai frati Agostiniani nelle dimensioni di una vasta cappella, subì continue modifiche negli anni successivi, fino ai primi del Seicento. Di questa originaria cappella rimane solo la parte absidale, che, infatti, differisce nello stile dal resto della costruzione. Nel 1492 fu costruita la sacrestia e circa un secolo dopo il campanile di cui la Chiesa era sprovvista. La maestosa facciata, di stile barocco, fu fatta edificare nel 1618 da Vittorio Merolli. Annesso alla chiesa il convento, abitato dagli Agostiniani fino alla soppressione del 1810. Nel 1822 l’occuparono i Silvestrini, che nel 1842 vi portarono il corpo del Beato Ugo, protettore di Sassoferrato, col sarcofago del 1698. Tra le opere più significative conservate nell’edificio sacro: i dipinti ad olio su tavola di Pietro Paolo Agabiti ed Ercole Ramazzani e tre dipinti su tela di G. Francesco Guerrieri, “Il Miracolo della Rosa”, “Il Miracolo della Canna” e la “Madonna della Cintola”. Attribuiti al Guerrieri sono anche gli affreschi sulle volte della quinta cappella di destra. Degni di menzione sono inoltre la “Madonna del Soccorso” e la “Madonna con Gesù Bambino”. In una cappella vi è dipinta “La Madonna della Bella” di stile bizantino. Particolarmente cara agli abitanti del luogo, la chiesa ospita, nel corso dell’anno, numerose manifestazioni religiose, tra cui la festa patronale dedicata a Sant’Ugo, oggetto di particolare venerazione nella comunità locale. Da sempre destinata a fini di culto, la Chiesa è stata chiusa in conseguenza degli eventi sismici e, dopo interventi di consolidamento e di restauro sulle volte del presbiterio, la torre campanaria e le cappelle laterali sinistre e agli apparati decorativi, ha riaperto al culto.

 

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