Sacrestia di San Salvatore – Montegiorgio (FM)


Cenni Storici

Adiacente alla chiesa di S. Agostino era il convento, su due piani, che attualmente ospita le scuole medie e l’ufficio postale. In origine il palazzo era delimitato da un portico su tre lati che oggi interessa solo un lato e mezzo. La struttura portante è costituita da muratura a faccia vista con coperture a crociera nei piani interrati e primo mentre l’ingresso principale con arco a tutto sesto presenta tracce di un portale in pietra adornato con resti di semicolonne. Dal lato lungo del chiostro è possibile accedere ad uno stanzone quadrangolare con volta a crociera quadripartita che costituiva la Sacrestia di San Salvatore. AH’interno le pareti e la volta presentano tracce di affreschi, quello meglio conservato è una Crocifissione datata 1380. Campeggia sulla parete che in origine era rivolta verso la cantina e il granaio, dalla quale attualmente si accede. Fulcro della composizione è il Cristo in croce, affiancato dalle personificazioni della Chiesa e della Sinagoga, ritratte secondo moduli tradizionali. La Chiesa, la sposa di Cristo, si trova alla sua destra: è una splendida fanciulla in vesti regali dal colore vermiglio, esplicito richiamo eucaristico, colta nell’atto di raccogliere in una coppa il sangue del Redentore mentre regge un vessillo trionfante con la croce rossa che spicca dal fondo bianco. La Sinagoga invece si trova alla sinistra di Cristo in atteggiamento di dolore con la mano al viso, il capo velato, l’abito dai toni spenti; reca l’asta spezzata di una bandiera scura a dimostrazione della sua sconfitta. Sulla parete seguente affiorano le scene della Circoncisione e del Battesimo di Gesù che risultano molto deteriorate ad eccezione della figura di Dio Padre benedicente. Sul lato opposto si distingue sull’archivolto della nicchia che conteneva l’altare, il Salvatore. Si segnalano inoltre altre immagini tra cui la Madonna in trono col Bambino e più in alto l’Annunciazione. Nella volta un grande pesce e delle zampe posteriori di un ariete: ciò che resta dei segni zodiacali che la tradizione attesta. Invece i quattro volti dalle gote gonfie e privi di corpo rappresentano i venti.

Liberati M. (a cura di), Montegiorgio nella storia e nell’arte, Andrea Livi Editore e Comune di Montegiorgio, 2008.
  
Il Portale, comunemente chiamato “arco del 300″ non è altro che il portale d’ingresso della scomparsa chiesa di S. Salvatore databile intorno alla fine del del 1300. La Chiesa aveva un impianto basilicale misurava 36 per 14 metri, oltre all’altare maggiore ve ne erano altri 14 dedicati a vari santi. Consacrata dopo il 1408 divenne centro di grandi feste liturgiche. Subì tra il 1780- 1782 una trasformazione seguendo gli stili neoclassici con colonne ed altari maestosi, dal 1782 al 1789 fu utilizzata dal parroco della collegiata di S. Giovanni, che era in costruzione. Nel 1808 sotto il Regno Italico voluto da Napoleone, il convento viene soppresso e la chiesa abbandonata, nel 1812 crolla il tetto che coinvolse le strutture portanti della chiesa. Le rovine vengono abbattute per lasciar spazio all’attuale strada e nel 1827, fu costruita la chiesetta attuale adibendo, ad abside una delle precedenti cappelle laterali e il portale murato a sagrestia. Probabilmente in quegli anni di completo abbandono avviene, l’asportazione e la dispersione dei marmi e dei decori. L’intero spazio adiacente fu trasformato in loggiato restringendo la scalinata originale alla larghezza attuale.
 

Un grande ringraziamento al Sindaco di Montegiorgio, Armando Benedetti, che in data 12-05-2015 ci ha concesso le liberatorie alla pubblicazione delle foto di questo bene artistico, da non dimenticare la Dr.ssa Adele Ciccangeli che ha creduto, sin da subito, in questa promozione turistica sul nostro Blog, un grande plauso a questo Comune.

 

Per approfondimenti maggiori:
comune.montegiorgio.fm.it
www.liberatiarts.com

 

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