Rocche di Pianciano – Spoleto (PG)

Delle Rocche non restano che pochi ruderi immersi nel bosco.

 

Cenni Storici

Le origini delle rocche di Pianciano sono avvolte nella nebbia, purtroppo per questo come per altri castelli manca documentazione antecedente al XII secolo.
Il nome è di probabile origine prediale.
Interessante e sufficientemente motivata è l’ipotesi avanzata da Luigi Rambotti che il castello sia stata una delle proprietà cedute al Comune di Spoleto dal Nobile Monaldo nel 1180.
La testimonianza certa più antica del Castello risale al 1233.
Appare strano, ma di quella che è certamente stata una delle più rilevanti strutture fortificate di Spoleto, sia per la posizione, sia per le dimensioni, davvero imponenti, le due rocche, non collegate tra loro, si sviluppano su circa cento metri di lunghezza, rimangono pochissime testimonianze.
Non è compreso negli elenchi dei luoghi concessi al Comune di Spoleto da Federico II nel 1241 e dal Cardinal Capocci nel 1247; non appare altresì in alcuno dei successivi elenchi di Castelli del Comune di Spoleto.
Le rocche sono state fatte demolire nel 1520 dal Legato Pontificio cardinale di Cortona perché vi avevano trovato rifugio i Baglioni nemici della Chiesa.
Nel vicino Monte Pianciano si trovano tracce di un castelliere, un insediamento d’altura fortificato di epoca preromana.
Al di sotto del Castello si trova la diruta chiesa di Sant’Egidio; nel trecentesco codice Pelosius a Pianciano è riportata una chiesa di San Bartolomeosine cura“, di cui non si trovano tracce.
Nei pressi di un vicino casale si trova una torre circolare e in una finestra spicca una bella mostra in pietra, con ogni probabilità proveniente dalle Rocche.
Ancora più in basso un piccolo borgo, al di là della strada la magnifica seicentesca Villa Paradiso, cui è annessa la piccola ma ben decorata Chiesa di San Filippo Neri.
Tutto il complesso è di proprietà privata, dell’azienda agricola Bachetoni.
 

Nota di ringraziamento

Si ringrazia il Dottor Antonio Bachetoni R. V., per la sua disponibilità e la sua preziosa guida all’escursione delle rocche.
 

Nota

La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini e Francesco Raggetti.
 

Fonti documentative

FAUSTI L., I Castelli e le ville dell’antico contado e distretto della città di Spoleto, Editoriale Umbra, Perugia, 1990
FAUSTI L., Le Chiese della Diocesi di Spoleto nel XIV secolo secondo un codice del XVI secolo, Archivio per la storia ecclesiastica dell’Umbria, Foligno, 1913
GENTILI, GIACCHÈ, RAGNI, TOSCANO, L’Umbria – Manuali per il territorio – Spoleto – Edindustria Roma, 1978
NESSI-CECCARONI, Da Spoleto a Trevi lungo la Flaminia, Itinerari Spoletini 5, Spoleto, 1979
RAMBOTTI LUIGII Pianciani dalla Rocca al Palazzo, secoli XIII – XVI, in Palazzo Pianciani Storia del Restauro Città di Castello 2010
RAMBOTTI LUIGISpina, la sua strada e altro ancora, secoli XIII – XVI, in AA.VV., Spina e il suo territorio, Pro Loco Spina Di Campello 2013
SANSI ACHILLE, Storia del Comune di Spoleto, Accademia Spoletina, Spoleto, 1876

http://www.bachetoni.it/

https://www.pianciano.it/

https://www.montagneaperte.it/itinerarinellastoria/spoleto/

 

Da vedere nella zona

Borgo fortificato di Silvignano
Chiesa di San Bartolo ( Edicola sulla via della Spina )
Edicola Sacra di Silvignano
 

Mappa

Link coordinate: 42.807625 12.819094

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