Rocca San Zenone – Terni
Cenni Storici
Si trova lungo la strada che attraversa tutte le pendici nord della conca Ternana all’inizio della Val Serra.
Il territorio della Val Serra, vero e proprio confine naturale che delimita il territorio ternano da quello spoletino e allo stesso tempo li collega, si estende a nord-est di Terni ed è attraversato dall’omonimo torrente Serra.
Le strutture attuali della Rocca sono collocabili tra il XIII ed il XV secolo.
A quota 508 m s.l.m. c’è una torre di avvistamento isolata fisicamente ma in collegamento ottico con la Rocca, che sorge sulla cima di uno sperone roccioso alle spalle del paese.
Il castello ha subito nei secoli molte trasformazioni e sempre sotto il dominio ternano rappresentava l’avamposto di guardia nei confronti delle Terre Arnolfe e del potente comune di Spoleto.
La prima notizia documentata risale al 1276, nelle Rationes decimarum è citata una chiesa dedicata a San Zenone.
Il 29 giugno 1433, Eugenio IV, in virtù della petizione presentata dai frati di Sant’Agostino di Terni e dai massari di Rocca San Zenone a seguito delle depredazioni subite dieci anni prima dal romitorio situato a circa un miglio dal centro abitato, concede all’abate del monastero di San Benedetto di Stroncone che sia riedificata la chiesa di San Bartolomeo apostolo, nei pressi della stessa rocca, con un cimitero, il campanile, gli orti e le officine necessari al sostentamento di due o tre frati che vi amministrino gli uffici divini in modo da favorirne la partecipazione dei suoi abitanti.
Nel 1437, una bolla del 14 novembre di papa Eugenio IV afferma che l’antica nobile famiglia dei Camporeali aveva “da tempo immemorabile” il patronato sulla nomina del parroco della Chiesa di San Zenone.
Nel borgo (extra castrum) esisteva nel 1592 un piccolo oratorio della società laicale di Santa Maria.
Nel 1609 si stava costruendo un ospedale per la comunità sul lato destro dell’oratorio, il vescovo di Terni ordinò di ricavarne anche una sacrestia.
Dalla relazione della visita “ad limina” del 1609 sappiamo che in località Rocca San Zenone vi sono la chiesa parrocchiale dedicata a San Zenone, gli oratori di Santa Maria del Rosario, San Sebastiano, Corpus Christi e, fuori del castello, l’Oratorio di San Bartolomeo e il Convento dei frati dell’Ordine di San Pietro da Pisa.
Dal 1624 la comunità era impegnata al restauro delle fortificazioni e, nel 1631, chiedeva alla congregazione di poter vendere il legname delle loro selve, per far fronte ai costi.
In questo periodo si ampliò e ristrutturò la porta medievale occidentale del castello, dove si ricavarono gli ambienti per le guardie del castello.
Anche la chiesa di San Giovanni fu ampliata.
Secondo la visita del vescovo Sebastiano Gentili del 1661, a Rocca San Zenone vi erano due chiese fuori le mura e due dentro le mura ed erano attive le confraternite del Santissimo Rosario e del Corpo di Cristo; la Parrocchia di San Zenone martire contava 130 fuochi e 468 anime.
Nella visita compiuta il 19 aprile 1818 dal vescovo Carlo Benigni si annota che da ormai un secolo la chiesa più utilizzata dalla Parrocchia per amministrare i sacramenti sia quella di San Giovanni Battista, costruita all’interno del castello dopo il 1500, mentre la chiesa di San Zenone sia da sempre utilizzata per la tumulazione dei defunti.
Pur con le molte manomissioni subite nel corso dei secoli Rocca San Zenone rappresenta ancora oggi un magnifico esempio di insediamento fortificato.
Da non perdere, all’interno del castello, la magnifica chiesa di San Giovanni Battista.
Lungo la strada di accesso al centro si trova la chiesa di San Zenone di antica origine.
L’edificio attuale è di aspetto quattrocentesco, all’interno è formata da un’unica navata, con un abside quadrata, facciata a capanna con ingresso originario tamponato sulla sinistra.
Realizzate successivamente sono le due cappelle poste a destra e a sinistra della facciata.
Fonti documentative
http://bctdigitale.comune.terni.it/bctD/Analiticad.aspx?ID=1299P&Pr=globale&Prog=W&Ricerca=Tzenone
http://www.comune.tr.it/news.php?id=34907&&pagina=52
http://www.provinciaditerni.com/storia.html
http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=51031
http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=51012
Nota
La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini.
Da vedere nella zona
Chiesa di San Giovanni Battista