Rocca di Calascio – Calascio (AQ)

La Rocca oltre ad essere il più alto d’Italia è inserito in un contesto paesaggistico di straordinaria bellezza.

 

Cenni Storici

Il castello di Calascio si eleva ad un’altezza di 1520 m.s.l.m., ai confini di Campo Imperatore e domina il versante sud del Gran Sasso d’Italia e vanta il primato di essere il castello a quota più alta e maggiormente conservato d’Italia.
Le prime notizie sul borgo di Rocca Calascio, citato come una delle cinque terre appartenenti alla Baronia dei Carapelle, si trovano nella Corografia Storica degli Abruzzi dell’Antinori, ma il primo documento nel quale viene citata la Rocca vera e propria, definita come torre di avvistamento isolata, risale al 1380 ma la sua collocazione storica è fortemente antecedente.
Si ritiene addirittura che la torre originaria sia di origine romana in virtù della sua posizione rispetto ai diverticoli tratturali e del tipo di conci lapidei costituenti la struttura portante.
La rocca ebbe un notevole ruolo per il controllo dei tracciati minori del tratturo, apparato primario dell’economia locale basata quasi esclusivamente sulla transumanza.
L’involucro difensivo ricalcante la pianta quadrata con quattro possenti torri tonde angolari del torrione originale è successivo.
Secondo recenti studi e approfondimenti si ritiene che questo intervento sia il prodotto della riconquista e del nuovo assetto difensivo, in area abruzzese, voluto da Federico II con la sua politica di riconquista delle terre a nord così come accaduto per la fortificazione di Termoli.
Nel secolo XV la rocca passò nelle mani dei Piccolomini e probabilmente, forse proprio ad opera di Antonio, venne realizzato il circuito fortificato posto a difesa dell’agglomerato urbano che era stato semidistrutto dal terremoto del 1461.
Nel 1703 un altro terremoto distrusse il castello e il paese e gli abitanti lo abbandonarono, successivamente furono ricostruite solo le case nella parte bassa dell’abitato e molti abitanti preferirono trasferirsi nella sottostante Calascio.
Il successivo devastante terremoto del 1915 aveva ormai segnato il declino inesorabile e il paese venne lentamente abbandonato, tanto che nel 1957 non contava più neppure un abitante.
Negli ultimi anni il Borgo è diventato un albergo diffuso, sono state restaurate alcune case dove è possibile alloggiare.
Ultimamente anche la Rocca è stata oggetto di restauri e consolidamenti che l’hanno resa visitabile al pubblico; la stessa è anche famosa per aver ospitato, in più occasioni, grandi set cinematografici, tra cui i film: “Lady Hawke“, “Il Viaggio della Sposa“, “Padre Pio“, “Il Nome della Rosa“, “L’orizzonte degli eventi“.
 

Aspetto

Costruita interamente in pietra calcarea locale, Rocca Calascio si fonde e quasi confonde con il paesaggio impervio e roccioso in cui è inserita e la sua posizione è assolutamente favorevole dal punto di vista difensivo.
E’ costituita da un nucleo originario, un possente maschio di forma quadrata oggi in parte cimato, il cui ingresso è collocato a 5 metri dal livello del suolo, il sottostante borgo e la sua cinta muraria ancora ben conservata con una rarissima merlatura ghibellina originale.
Nel XIII secolo attorno al maschio fu costruita una cerchia muraria quadrata munita agli angoli di 4 torrioni circolari fortemente scarpati ma privi di apparati difensivi a sporgere.
La parte sotterranea interna ai quattro torrioni circolari è costituita da una enorme cisterna che raccoglie l’acqua piovana e garantiva una imponente riserva d’acqua per l’abitato.
Ai piedi della Fortezza si sviluppò un villaggio, cinto anch’esso da mura ad essa collegato.
Al Mastio si accedeva mediante un ingresso posto sul lato est, a circa 5 metri di altezza, raggiungibile dalla corte esterna sottostante mediante una scala lignea retrattile che veniva poggiata su due mensole in pietra tuttora visibili al di sotto della soglia di ingresso.
Ai piedi della rocca sono presenti anche i ruderi dell’antico borgo, al quale essa è collegata con un ponte di legno.
La sua posizione elevata ne faceva un punto di osservazione privilegiato, in grado di comunicare di notte tramite torce e di giorno tramite l’uso di specchi, con molti altri punti strategici situati sul territorio, fino ad arrivare ai castelli e alle torri della costa adriatica.
 

Fonti documentative

http://www.gransassolagapark.it/paesi_dettaglio.php?id=66014

http://www.istitutoitalianocastelli.it/risorse/il-castello-del-mese/rocca-calascio.html

https://www.icastelli.it/it/abruzzo/laquila/calascio/rocca-calascio

 

Mappa

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