Rocca Brigida o degli Alberici

Spicca altera sulla gola svettante al disopra della vegetazione sulla cima della cresta montuosa.

Cenni descrittivi

Antico castello siti tra Fonni e Postignano, chiamato dalle genti del luogo con nome corrotto di Rocca Brigida.
Si erge su di un poggio alle pendici del Monte Puriggia, a 730 metri s.l.m. .
Spoleto vi esercita diritti fin dal 1232, quando la chiesa riaffermava il suo diritto ad esigere il fodro rustico.
Rientra tra i luoghi concessi al Comune di Spoleto, nel 1241, da Federico II.
Tale concessione fu confermata sei anni più tardi dal cardinal Capocci.
Nel 1361 figura tra i castelli del distretto di Spoleto.
I Sellanesi, nel 1397, occuparono la Rocca, cacciandone gli abitanti, ma prontamente Spoleto se la fece restituire e la ripopolò.
Probabilmente fu abbandonata nel corso del XV secolo, poiché non la si ritrova, nel 1490, tra i castelli del distretto di Spoleto.
La Rocca seguì poi le vicissitudini storiche dei castelli che difendeva cioè Postignano e Fonni, i quali nel XIX secolo a seguito di un provvedimento “motu proprio” di papa Pio VI del 6 luglio 1816 i due castelli divennero appodiati al Comune di Sellano.
La rocca seppur logora dal tempo e immersa dalla vegetazione presenta ancora svettanti le due torri a guardia della valle dell’Argentina a controllo di un’antica viabilità che sfruttava il fondovalle per collegare la valle del Vigi con Spoleto, un antico diverticolo della ben più famosa via della Spina, ed inoltre era custode della ripida mulattiera che sale a Fonni e di cui restano le tracce ancora oggi.
La torre più a valle è crollata in una fiancata mantenendo ancora in piedi due mozze pareti, nascoste fra gli alti rami delle roverelle.
L’altra è ancora imponente, alta quasi venti metri, che spicca da lontano sul cucuzzolo di un aspro crinale boscoso.
Sono ancora visibili resti di terrapieni e muri della perimetrazione.

Escursione a piedi

Dal paese di Postignano si percorre la strada a mezza costa che prosegue per Buggiano e Grotti, superato il ponte sul torrente Argentella, a destra si apre un largo spiazzo e oltre il fiume secco si nota un’area verde e una bacheca di legno e le indicazioni del percorso CAI 584.
Seguire la segnaletica e subito il sentiero sale ripidamente verso le rocche con bellissimi scorci panoramici sui colli e le valli intorno.
Superati i ruderi di Rocca Brigida, dopo un ultimo strappo,si raggiunge il paese di Fonni (875 m).
Dall’area di sosta del paese si imbocca il sentiero che scende verso la Romita e con un percorso stavolta in discesa e agevole si ritorna al punto di partenza.

Fonte documentativa

AA.VV. Forgiata dalle Acque. Sellano e il suo territorio
FABBI A. Guida della Valnerina: storia e arte / Abeto (PG), presso l’autore, 1977
FABBI A. Storia dei comuni della Valnerina / Abeto (PG), presso l’autore, 1976
FAUSTI L., I Castelli e le ville dell’antico contado e distretto della città di Spoleto, Editoriale Umbra, Perugia, 1990
GENTILI, GIACCHÈ, RAGNI, TOSCANO, L’Umbria – Manuali per il territorio – La Valnerina, Il Nursino, Il Casciano – Edindustria Roma, 1977
GUERRINI G. Le Chiese di Santa Maria
PALMIERI A Statistica dello Stato Pontificio, tipografia Forense, Roma 1859
SANSI A., Storia del Comune di Spoleto, Accademia Spoletina, Spoleto, 1876