Ponte Spiano – Sigillo (PG)
Cenni Storici
Il Ponte Spiano, capolavoro dell’ingegneria, si trova poco fuori Sigillo al chilometro 202 in direzione di Costacciaro.
Si tratta di un’elegante struttura realizzata dai romani durante la costruzione dell’antica via Flaminia che consentiva il superamento del torrente Fonturce lungo 32 m con un arco a tutto sesto di metri 3,25 di luce con forti speroni a ponente, che pone in risalto i conci squadrati di pietra corniola provenienti da una cava locale.
L’arco è realizzato con 13 cunei di cui quelli iniziali tagliati a forma di pentagono per consentire il regolare incastro dei corsi del muro verticale.
Notevoli i conci aggettanti e fortemente bugnati della cornice della volta.
Il ponte è costruito in file che variano da metri 0,30 a metri 0,85 di altezza e i blocchi superano un metro di lunghezza.
Esemplari identici in Italia sono: il ponte Aelius, il ponte dell’Acquoria sotto Tivoli, il ponte di S. Martino in Val d’Aosta, e due ponti sulla Via Aurelia vicino a Santa Marinella.
La struttura è stata datata in epoca Augustea (fine I sec.a.C.).
E’ il monumento solenne, che attesta, a duemila anni dalla sua costruzione, la grandezza di Roma e che rappresenta con la sua presenza l’identità di municipium romano dell’antica Suillum, (retto dai duoviri, con il collegio dei magistrati quattuoviri) e di antico e fondamentale collegamento tra il Tirreno e l’Adriatico.
Nel territorio di Suillum si trovava infatti la nota “statio” della Via Flaminia, Helvillum chiamata del “Postiglione“, da cui partiva una diramazione che attraversando le nostre montagne, conduceva ad a Ancona e che rimase funzionante per molti secoli fino all’inizio del 900.
L’esercito tedesco, nella ritirata del ’44, fece saltare numerosi ponti fra cui quello di Villa Scirca, lasciò intatto il Ponte Spiano poiché la strada era stata corretta in quel punto, lasciando il ponte di lato, e quindi, non c’erano i presupposti per farlo saltare.
Nel corso degli anni ha subito interventi di consolidamento e restauro, fra questi si ricorda quello eseguito nel 1964 dalla Soprintendenza alle antichità ed il Comune di Sigillo ed un altro nel 2000 a cura della Soprintendenza relativo alla messa in sicurezza.
Fonti documentative
Cartellonistica in loco
https://www.umbriatourism.it/it_IT/-/ponte-romano-spiano
http://www.protadino.it/ecodelserrasanta/20040418/13salpontrom.html