Pieve di Santa Maria – Morra di Città di Castello (PG)
Cenni Storici
La Pieve realizzata interamente blocchi di pietra arenaria squadrati, per come attualmente si presenta può essere datata probabilmente attorno al XI secolo e sorge sulla piazza del paese di Morra.
La chiesa, costruita secondo la tradizione sui resti di un tempio dedicato alla dea della Fecondità, è ricordata in una Bolla del 1126 e in un trattato del 1230 tra Perugia e Città di Castello come una delle trenta pievi della diocesi tifernate dipendente dalla vicina abbazia di Santa Maria di Petroia.
Nell’anno giubilare 1625 papa Urbano VIII concesse alla chiesa lo “speciale privilegio” di “Arcipretura” e al parroco il titolo di “Canonico Sopranumerario“.
La sua funzione di pieve, documentata dal libro dei battesimi conservato nell’archivio parrocchiale, è svelata all’interno dal fonte battesimale settecentesco situato a sinistra dell’ingresso.
Nel 2010 l’edificio è stato interessato da lavori di straordinaria manutenzione nei quali è stato previsto il rifacimento dell’intera copertura.
Aspetto esterno
La facciata segue un profilo a capanna; al suo centro si colloca un portale in pietra rialzato di alcuni gradini rispetto al sagrato, al di sopra del quale si trova una lunetta, che al suo interno il monogramma di Maria sovrastato da una corona ha un archivolto monolitico come unica traccia della costruzione romanica.
Ancora più in alto c’è una finestra di con un architrave in pietra lavorata.
Il campanile si eleva sulla destra ed è del tipo a vela è realizzato interamente in conci di pietra squadrati è formato da due archi a tutto sesto sorretti da pilastri, disposti a formare un angolo di novanta gradi.
Nel punto di imposta dell’arco e alla base dei pilastri sono presenti due conici.
La parte terminale, segue sempre l’andamento ad angolo retto, ed è formata da un timpano con cornice.
Addossata sul lato sinistro la casa parrocchiale.
Interno
La chiesa realizzata interamente in conci di pietra squadrata si sviluppa in una un’unica navata presbiterio rialzato di tre gradini che termina con una abside semicircolare.
Entrando sulla destra in controfacciata un’acquasantiera in pietra e risalendo lungo il muro perimetrale destro troviamo un’apertura secondaria, della quale rimane l’arco a tutto sesto con le due mensole aggettanti, costituisce una soluzione originale che non ha riscontro in analoghe costruzioni della diocesi.
In passato questa porta era chiusa nel fondo a modo di nicchia nella quale veniva conservato il Crocefisso.
Oltre questa porta in basso si notano tracce di affresco non definibili e in alto una tela seicentesca raffigurante la Madonna di Loreto tra Sant’Antonio da Padova e un santo sacerdote nel cartiglio compare il nome della famiglia Nicasi, grandi proprietari terrieri della zona; nel presbiterio a lato dell’altare un Crocefisso e dietro il bellissimo abside in pietra.
Lungo la parete sinistra poco prima della controfacciata un’altra tela datata 1633, raffigura la Madonna delle Grazie tra i Santi Francesco, Paolo, Antonio da Padova e Domenico.
Nella parete di fondo bel Fonte Battesimale datato 1712.
Fonti documentative
http://www.chieseitaliane.chiesacattolica.it/chieseitaliane/schedaca.jsp?sercd=38013
https://it.wikipedia.org/wiki/Morra_(Citt%C3%A0_di_Castello)
AAVV – Dorsale Appenninica Centro – Nord 1995
Nota di ringraziamento
Ringrazio di cuore il parroco don Salvatore per la sua disponibilità e per la sua paziente collaborazione.