Pieve di San Lorenzo in Foglia – Belforte all’Isauro (PU)
Cenni Storici
Come la maggior parte delle Pievi del Montefeltro, la chiesa di S. Lorenzo in Foglia, ora annessa al cimitero di Belforte, è ubicata lungo il fondovalle, vicino al centro abitato, per la missione apostolica di evangelizzazione che era chiamata a svolgere. Essa era anche una circoscrizione civile e amministrativa; dentro la chiesa, infatti, si riunivano i capifamiglia (populus plebati) per la soluzione dei loro problemi: tasse e tributi, leva dei soldati, soluzione di piccole controversie, manutenzione di strade e ponti. Da questo organismo amministrativo si arrivò man mano al comune medioevale e poi al comune moderno, non tanto come territorio quanto come istituto giuridico, (perché in questa zona il territorio comunale deriva sempre dal “castello”). Dai pochi documenti in nostro possesso, risulta che essa risalga all’epoca Carolingia (VIII secolo), periodo in cui non era ancora iniziato l’incastellamento. Nel 1781 un violento terremoto la distrusse completamente, e oggi, l’attuale cappella del cimitero, salvo qualche tratto di paramento in pietra arenaria squadrata, non presenta elementi riconoscibili dell’antica pieve. L’attuale chiesa parrocchiale, anch’essa dedicata a San Lorenzo, fu costruita intorno all’anno 1921 ed è realizzata secondo i canoni del gusto tardo rinascimentale e, all’esterno, in stile barocco-neoclassico. In essa vi sono contenute tele databili fra il 1500 e il 1600 quando, a seguito delle normative stabilite dal Concilio di Trento in merito agli arredi liturgici necessari alle funzioni religiose, le chiese di Beiforte vennero ad arricchirsi di numerosi dipinti. Molti di essi derivano dalle più felici creazioni della scuola di Federico Barocci. Sull’altare di destra vi è una bella ancona lignea dipinta e dorata in cui su una tavoletta rettangolare, tra due colonne corinzie, è dipinto il “Salvator Mundi Sull’altare di sinistra è visibile una pregevole tela “della scuola del Baroccio….un San Francesco che riceve le stimmate”; mentre al centro è visibile un crocifisso, proveniente dall’antica Pieve, ritenuto miracoloso perché rimasto in piedi nonostante il crollo dell’edificio a seguito del terremoto del 1781. Un singolare monumento, al quale la gente di Belforte è particolarmente legata, è il Tabernacolo Tricuspidato in laterizio e cotto in stile neo-gotico che si trova all’inizio del paese, eseguito nell’Anno Santo 1900, che rappresenta i tre momenti fondamentali della vita della Madonna: l’Annunciazione, la Crocifissione, l’Assunzione. Tale opera fu realizzata da un artigiano locale, certo Pietro Lue carini, proprietario di una piccola fabbrica di laterizi.