Villa Pian di San Martino – Todi (PG)
Cenni Storici
La derivazione del nome è dovuta al fatto che in questo luogo vengono attributi i natali di Martino, figlio di un Fabrizio di povera e oscura famiglia, diventato Vescovo e poi diventato Santo Papa Martino I a cui fu dedicata la chiesa parrocchiale.
Questa attendibile tradizione medioevale la quale afferma che in questo luogo abbia avuto i natali Papa Martino I, è confermata dal cancelliere vescovile Bonaventura Pianegiani nel suo “Prontuario Alfabetico delle Cappelle di Iuspatronato esistenti nella Diocesi“, redatto nel 1867.
La fertile pianura che oggi vediamo a ridosso delle rive del Tevere tale non doveva essere nel Medioevo in quanto il Tevere a quel tempo non era protetto da argini e fossati di scolo e inoltre spesso straripavano in quell’area anche i torrenti Ferzenone ed il Santantonio che qui si uniscono e che rendevano la pianura malsana e ancora oggi costituiscono un pericolo permanente.
A causa quindi dei frequenti straripamenti del Tevere e dei suoi affluenti, la pianura doveva essere quasi priva di case ed i nuclei abitativi dovevano sorgere sulle collina circostanti, vedi Torre Bertona, Torriola, Torre Vecchia e Torre Piera per citarne alcune, a anche Pian di San Martino in tempi antichissimi doveva avere una collocazione diversa da quella attuale.
Dopo la pianificazione degli argini del Tevere e della bonifica della pianura, si è sviluppato l’attuale abitato, costituito da una villa di notevoli dimensioni ed una chiesa dedicata appunto a San Martino Vescovo alle dipendenze del Plebato di San Bartolomeo de Tavillaria i cui ruderi li troviamo ancora sulla collina sovrastante.
Comunque la pianura nel corso dei secoli è stata sempre appetibile per la posizione; infatti
è quasi certo che gli etruschi contendessero ai primitivi abitatori umbri l’amena pianura, che si estende sulla destra del fiume Tevere, la quale non era stata sconosciuta a tribù di Celti.
Gli etruschi, dei quali rimane qualche traccia anche nel bosco che circonda Torrepiera, sarebbero poi saliti sul colle, alla sinistra del fiume, dando inizio alla gloriosa storia di Tùtere (attuale Todi).
Anche i romani, del resto, ebbero per quel tratto di pianura particolare predilezione, come testimoniano le importanti scoperte di un colombario nei pressi di Torrepiera e di alcuni avanzi di edificio termale a Torrevecchia.
Pian di San Martino è stato, comunque, fin dai secoli di mezzo, celebrato per la sua amenità e fecondità, e certamente ha costituito una delle più popolose frazioni del contado di Todi.
La struttura della frazione è costituita oggi, come nel passato da quattro ville, designate con i nomi di Case, Casebasse, Casebagliatte, Caseconte, ciascuna delle quali è oggi indicata da un gruppo di abitazioni rurali.
La parte più vecchia dell’abitato è costituito da una villa ottocentesca, e su un architrave si legge la data 1897.
La villa conserva elementi architettonici interessanti quali un torrino aperto, nonché un’edicola muraria sul fronte strada con una Madonna con Bambino fra San Bernardino da Siena a sinistra e San Martino papa a destra.
Oltre al culto per San Martino nella zona è molto sentita la devozione per San Bernardino da Siena predicatore francescano del XV secolo che operò in Umbria dal 1425 al 1427 e che qui tenne le sue prediche; infatti dimorando nel convento della chiesa di Pian di Porto nel 1426, tenne un pio discorso ai devoti di Casebasse di Pian di San Martino.
Da qui la particolare venerazione degli abitanti per il santo predicatore senese, che viene solennemente ricordato il 20 maggio di ogni anno attraverso una lunga e pittoresca processione.
Fonti documentative
Diocesi Orvieto-Todi Commissione Arte Sacra e Beni Culturali – Colligite Fragmenta; Bollettino storico della Diocesi di Orvieto-Todi – II 2010
http://www.todiguide.com/it/todi-arte-e-storia/102-le-frazioni-di-todi.html?start=2
https://jacopinodatodi.wordpress.com/2013/02/19/le-frazzioni-de-todi-pian-di-san-martino/
http://www.chieseitaliane.chiesacattolica.it/chieseitaliane/schedaca.jsp?sercd=87384
http://www.santiebeati.it/dettaglio/26750