Palazzo dei Priori – Montecassiano (MC)
Cenni Storici
Il Palazzo dei Priori, sede del Comune, esisteva già agli inizi del ‘400; nel 1467 la facciata venne interamente ricostruita a opera di mastro Antonio Lombardo, autore di alcuni interventi anche nelle chiese di S. Marco e di S. Maria assunta. Alcuni interventi edilizi tra ‘800 e ‘900 hanno in parte turbato – ma non compromesso – l’omogeneità e l’armonia formale che egli ha raggiunto nelle sue costruzioni, caratterizzate dall’uso pressoché esclusivo del laterizio e da sobrie decorazioni in cotto a motivi geometrici o vegetali. L’aspetto odierno della facciata del Palazzo dei Priori è il risultato dell’opera di restauro condotta dal 1938 dall’arch. Guido Cirilli, autore di numerosi interventi di risanamento o di ricostruzione tra il 1911 e il 1953. Gli interventi più importanti del Cirilli nel Palazzo dei Priori sono stati il ripristino della merlatura e la costruzione del grande arco di collegamento con il palazzo Compagnucci. La facciata è caratterizzata nella zona inferiore da un profondo loggiato, costituito da cinque archi a tutto sesto sostenuti da pilastri poligonali. La decorazione, molto ridotta, è composta da piccoli ricci agli angoli dei capitelli e da motivi decorativi a pallini alternati a motivi a corda ritorta nell’estradosso degli archi. Sopra il secondo pilastro da sinistra è incassata una lapide, datata 1467, che ricorda il rifacimento della facciata. Una cornice marcapiano, su cui poggiano le tre bifore, divide la zona inferiore, immersa nella penombra, da quella superiore, esposta alla luce battente del sole. Grazie a questo netto contrasto chiaroscurale le bifore che si aprono nella zona superiore assumono un maggior risalto. Esse sono separate da un’elegante colonnina scolpita, hanno le due cimase trilobate e sono inserite all’interno di arcate decorate da motivi a cordoni e a foglie intrecciate e lanceolate. Nella nicchia tra la prima e la seconda finestra da destra uno sbiadito affresco ottocentesco raffigura la Madonna con il Bambino. Un altro affresco, ben più antico (sec. XV), è situato sotto il loggiato, sulla parete laterale a destra; rappresenta San Cassiano vescovo, in posa benedicente assiso in trono, mentre due angeli gli porgono il pastorale e la mitra. L’attuale interno non ha conservato nulla delle antiche stanze quattro-cinquecentesche poiché nel corso degli anni si sono resi necessari continui rifacimenti per consolidare gli ambienti o per renderli più idonei ad accogliere gli uffici comunali. Il palazzo è tuttora sede di rappresentanza dell’Amministrazione Comunale e di alcuni uffici pubblici. Nell’atrio, a sinistra, è collocata a terra una stele funeraria lapidea risalente al 1 sec. d. C. Venne ritrovata nel 1602 nella località di Valle Cascia, che probabilmente ha derivato il suo nome proprio da quello della gens Cassia. Nella stele è contenuta un epigrafe latina, catalogata dal MOMSEN (CIL IX, n. 5740), in cui Tusidio Ciro ricorda la defunta moglie Cassia Orestina: “AGLI DEI
MANI. ALLA DEGNA CASSIA ORESTINA MOGLIE FEDELE
PER I MERITI DELLA VITA PER L’ANIMO SEMPLICE E
AFFETTUOSO TUSIDIO CIRO FECE QUESTA DEDICA
ALLA AMATA”.
Sopra la stele è appeso uno stemma lapideo della famiglia Pallotta.
MONTECASSIANO
Itinerari nella storia, nell’arte, nel territorio e nell’enogastronomia – 2007.