Oratorio di Sant’Antonio – Capodacqua di Assisi (PG)

L’edificio è di proprietà privata.

 

Cenni Storici

Questo oratorio si trova lungo la strada che dalla Pieve di Sant’Apollinare di Capodacqua sale verso l’abitato di Gabbiano Vecchio.
Era uno dei numerosi oratori che erano presenti lungo questi pendii del Subasio, purtroppo solo pochi sono arrivati fino ai nostri giorni, gli altri sono oramai totalmente scomparsi.
Un tempo appartenente ai religiosi del Terz’Ordine del convento di S. Antonio in Assisi, poi passato, fin dal tempo di Napoleone I, in proprietà delle famiglie Sermattei e Tili al tempo della visita pastorale di Mons. Nicanore Priori eseguita nell’anno 1891, la struttura risulta da queste famiglie ancora “mantenuta“.
Ora l’edificio è in disuso e di proprietà della famiglia Cipolloni.
 

Aspetto esterno

L’edificio si presenta di ridotte dimensioni con tetto a capanna e privo di ogni dettaglio che possa far pensare che si tratta di edificio sacro; la struttura muraria manifesta comunque un aspetto che lo colloca molto lontano nel tempo, infatti le pietre, soprattutto quelle angolari, sembrano un recupero di un edificio molto più antico.
Di fatto il luogo storicamente era stato occupato dai Longobardi le cui tracce sono state trovate nei dintorni e persino durante gli scavi per la ristrutturazione della casa adiacente.
La stessa Pieve sottostante è dedicata a Sant’Apollinare, santa molto venerata da quel popolo che qui ha stanziato.
 

Interno

L’interno è stato usato come rimessa, presenta ancora il blocco in muratura dell’altare e tracce di decorazione delle pareti con motivi tappezzanti.
Il pavimento è in mattoni originali.
 

Fonti documentative

F. Santucci – Capodacqua di Assisi – A cura della Pro-Loco
 

Mappa

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