Oratorio di San Giovanni Battista – Caso di Sant’Anatolia di Narco (PG)
Cenni storici
L’oratorio di San Giovanni Battista sorge al di sopra di un antico eremo, presso le mura castellane.
In una casa al centro del paese, già di proprietà della Mensa vescovile di Spoleto, si trova un interessante ambiente a volte sorrette da pilastri, che conserva affreschi della seconda metà del XV secolo.
Nel XVI secolo l’oratorio si ampliò in due navate separate da due pilastri quadrati su cui si elevarono le crociere gotiche fino al tetto.
Fu poi successivamente suddiviso in due piani, per abitazione e cantina: le volte originarie furono abbattute e sostituite con altre ribassate.
Rimase pertanto scoperto solo il primo registro degli affreschi realizzati nel secolo precedente.
Vi fu realizzata anche una vasca per la pigiatura del vino.
L’accesso ad archi leggermente ogivale e i pilastri rimasero invariati.
Aspetto esterno
La facciata è disadorna, con portale d’ingresso ad arco gotico sito al di sotto di un cavalcavia.
Interno
L’interno, a lungo utilizzato come magazzino ma ora ben restaurato, è a due navate separate da due pilastri quadrati su cui si elevarono le crociere gotiche fino al tetto.
Sulla parete di sinistra rimane ben conservata una serie di affreschi votivi, datati 1474: San Cristoforo con sulle spalle il Bambino, sulla fascia scritta si legge:
HOC OPUS T. FI. AUGUSTA PRO UNA PARTE ET MULIERES ISTIUS LOCI PRO ALIA PARTE A. D. M. CCCC.LXX;
San Giovanni, sulla fascia scritta si legge:
HOC OPUS FF. HEREDES IOHIS MURICUTTIS EX CISTE LOCU 1474;
San Giacomo Apostolo e Madonna della Misericordia, col popolo protetto dal suo manto, sulla fascia scritta si legge:
SANT M ……. HOC OPUS FF. …. IOHIS MU(RICUTTIS).
Dopo l’arco rimane solo la parte inferiore di un San Sebastiano.
Del registro superiore è conservata solo la scritta posta sotto alcuni degli affreschi perduti:
LUCRETIA MOGLE CHE FO DI DOMINICHO P LLANIMA DE LU DICTU JOHANNE A. MCCCC 60 – HOC OPUS FF. FILIPPO FRANCISCI…
Il recente restauro ha restituito una migliore percezione dell’ambiente.
Scendendo alcuni gradini si accede all’insediamento eremitico originario, una grotta che mostra evidenti segni di adattamento antropico.
Fonti documentative
FABBI A. -Guida della Valnerina: storia e arte – Abeto (PG), presso l’autore, 1977
FABBI A. – Storia dei comuni della Valnerina – Abeto (PG), presso l’autore, 1976
GENTILI, GIACCHÈ, RAGNI, TOSCANO – L’Umbria – Manuali per il territorio – La Valnerina, Il Nursino, Il Casciano – Edindustria Roma, 1977
NESSI-CECCARONI – Da Spoleto a Monteleone attraverso il Monte Coscerno – Itinerari Spoletini 1 – Spoleto, 1972
Sacra visita di Carlo Giacinto Lascaris vescovo di Spoleto, 1715 – in Archivio Storico Diocesano di Spoleto
Sacra visita di Pietro de Lunel vescovo di Gaeta, 1571 – in Biblioteca Comunale di Foligno
Nota
La galleria fotografica e il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini
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