Nucleo Rupestre Località Santa Lucia – Ischia di Castro (VT)

L’insediamento fatto da ambienti ipogei si trova nei pressi di Ischia di Castro.

 

Cenni Storici

L’insediamento, non facile da ritrovare, si trova nei pressi di Ischia di Castro.
Scendendo lungo la strada di Celere si risale lasciando sulla sinistra la chiesa abbandonata della Madonna della Neve, dopo un paio di chilometri si trova a destra un’edicola dedicata a Santa Lucia e a sinistra una strada bianca, la si imbocca, giunti al primo bivio sulla sinistra si prosegue a piedi, attraversando un bell’uliveto secolare, in basso con un po’ di pazienza, si trovano i vari ambienti ipogei.
Il primo lo si incontra sulla destra, nei pressi di una casupola e di un bottino con una sorgente d’acqua, è di modesta entità e non conserva segni di frequentazione umana.
I complessi ipogei più interessanti li si incontra scendendo sulla sinistra, superate una serie di arnie.
Il primo che si incontra non è descritto nel libro di Ioselita Raspi Serra, ma è comunque notevole.
L’ambiente è semicircolare e vi sono incise alcune croci e altri simboli di difficile interpretazione.
Il successivo ambiente ipogeo, pur mostrando evidenti segni di ampliamento a opera dell’uomo, non mostra elementi di particolare rilievo.
Molto interessante è il successivo ambiente ipogeo.
Se ne riporta la descrizione fatta da Ioselita Raspi Serra 49 anni fa:
Preceduta da due piccole tombe a camera — una rettilinea, l’altra semicircolare — si apre nella fronte tufacea una cavità ad andamento rozzamente curvilineo e copertura piana, oggi franata nella parte anteriore. In essa, sulla parete di fondo, tre incavi rettilinei di una tipologia che si riscontra nella necropoli adiacente alla Pieve di Vasanello introducono una serie di rozze ligure incise, oggi molto abrase. Due nicchie interrompono l’andamento, pausato al centro da un’abside irregolare. Difficile l’identificazione delle immagini scolpite nel tratto dall’entrata all’abside, tutte con aureola; riguardo alle successive rimane ipotetica l’allusione ad Adamo ed Eva per la rozza figura femminile ed il personaggio maschile, di un demonio per la maestosa presenza incappucciata, limitata da un serpente. Un albero chiude la figurazione in vista. Estremamente ardua una collocazione cronologica e culturale per queste espressioni, nelle quali affiorano richiami alla figuratività dell’Etruria e matrici di contenuto classico reinterpretate in modi estremamente rozzi che non riescono a raggiungere valori culturali.
L’officio sacro dell’ambiente (in un primo tempo forse adibito a funzione cimiteriale, poi interrotta) sembra essere confermato dall’ampia nicchia centrale, l’abside, mentre l’ipotesi di un complesso a carattere religioso sembrerebbe provato da un vano attiguo, quadrangolare, scalpellato, che presenta due croci latine incise su incisioni curvilinee, allusione al Golgota, buchi nelle zone inferiori delle pareti e un vano, poco profondo, ad andamento rettilineo con intacche per montanti.

La parte con i tre incavi rettilinei non è più visibile, e anche le alte figure oggi leggibili sono in condizioni molto più deteriorate rispetto a quel che si osserva dalle foto allegate al testo della Raspi Serra.
La successiva cavità mostra le due croci già descritte dalla Raspi Serra e una nicchia con intacche per ripiani.
All’esterno si trova una nicchia di cui si ignora la funzione.
Altre quattro enigmatiche nicchie si scorgono a un livello superiore; nei pressi sono notevoli i terrazzamenti dell’uliveto realizzati con grandi massi.
Nella zona sono stati recuperati materiali attribuibili al Bronzo medio.
 

Nota

Foto e testi di Pierluigi Capotondi e Silvio Sorcini.
 

Da vedere nella zona

Ischia di Castro
Cattedrale di San Savino
Chiesa di Santa Maria “intus civitatem”
Chiesa rupestre ed attiguo insediamento in località Poggio Conte
Insediamento rupestre di Ripatonna Cicognina a Chiusa del Vescovo
Santuario della Madonna del Giglio
 

Fonti documentative

A. Laura – L’eremo di Poggio Conte e la sua decorazione pittorica in I Musei del Lazio ed il loro territorio Approfondimenti/3 Il Museo civico “Pietro e Turiddo Lotti” di Ischia di Castro Medioevo e Rinascimento – Roma 2011, pp. 33-40
S. Macchia – Le Chiese rupestri del Lazio Medievale (VI-XV Sec.) – Tesi di Laurea Università degli Studi di Roma Tre, Facoltà di Lettere e Filosofia Anno Accademico 2012-2013
S. Piazza – Pittura rupestre medievale Lazio e Campania settentrionale (secoli VI-XIII) – École française de Rome, 2006
J. Raspi Serra – Insediamenti rupestri religiosi nella Tuscia in Melange de l’École française de Rome 88, Roma 1974, pp. 27-156
Il Museo Civico Archeologico “Pietro e Turiddo Lotti” di Ischia di Castro Itinerario storico a cura di Anna Laura con i contributi di Giuditta Gatteschi, Fabio Rossi, Paola Toiati, Maria Vittoria Patera, Anna Laura, Bolsena 2008.
https://catalogo.beniculturali.it/detail/ArchaeologicalProperty/1201339729
 

Mappa

Link alle coordinate: 42.532407275028696, 11.744083784058915
Localizzazione approssimata