Museo dei fossili Oppelide e C.E.A. – Gagliole (MC)

Cenni Storici

La storia del museo ha inizio il 3 luglio 2000, quando i coniugi Paolo Paoletti e Onelia Marasca hanno costituito con atto pubblico la ”Fondazione Oppelide – Museo di Storia Naturale” il cui iter è terminato il 24 settembre 2002 con il riconoscimento giuridico ai sensi del DPR 361/2000. La Fondazione venne costituita con lo scopo di rendere fruibile al pubblico, mediante la creazione di un museo di storia naturale la raccolta di reperti paleontologici e di minerali, effettuata dai suddetti coniugi. L’origine della raccolta di fossili e minerali risale intorno agli anni 1966/1967 quando all’epoca ragazzi, animati dal comune interesse per la natura, per la conoscenza e l’attività di ricerca della vita del passato, hanno iniziato le prime ricerche nella valle dell’Elce, impegnando tutto il tempo libero a disposizione, e nel corso degli anni hanno arricchito la raccolta, anche con frequenti viaggi di studi e ricerche in Paesi Esteri. In data 22 settembre 2002 è stato aperto al pubblico il museo di storia naturale in un modesto locale antistante la Racca G. Varano messo a disposizione dalla locale Parrocchia, nell’attesa che il Comune di Gagliole completasse i lavori di restauro dei locali messi a disposizione per l’allestimento dell’attuale sede Museale aperta al pubblico il 28 dicembre 2007. La Fondazione Oppelide oltre alla cura e gestione del museo, ha come obiettivo la diffusione e la conoscenza delle scienze Geo–Paleontologiche e naturalistiche per far conoscere ed apprezzare la natura al più ampio pubblico, “poiché il patrimonio naturale e culturale va necessariamente mantenuto e quindi tutelato, affinché le generazioni future possano usufruirne con diritto”. Con l’apertura della nuova sede, il Museo ha assunto un ruolo di primaria importanza , sia come attrattore di flussi turistici, che come contenitore di un patrimonio storico culturale di rilevanza nazionale, divenendo un punto di riferimento per le scuole, ed una risorsa per la collettività intera, offrendo altresì uno strumento al mondo scientifico a qualsiasi attività di ricerca, e divenendo una risorsa per tutta la comunità. Il 16.05.2008 e’ stato attivato un laboratorio didattico per offrire alle scuole visite guidate integrate con alcune attività ed esercitazioni di gruppo volte all’osservazione e alla manipolazione diretta di materiali e reperti con l’ausilio di supporti tecnico-scientifici.

C.E.A. – Centro Educazione Ambientale

Il CEA, situato nei Comuni di Gagliole e di San Severino Marche, opera nella valle dei Grilli e dell’Elce, entrambe ricadenti in area demaniale, in un paesaggio ricco di fascino tra storia, arte e natura. Il paesaggio intorno al CEA è caratterizzato dalla presenza dei monti della dorsale centro meridionale dell’Appennino Marchigiano attraversati da numerosi torrenti che confluiscono nel fiume Potenza, i quali vi hanno inciso brevi vallate contraddistinte da gole e balze rocciose. Dal punto di vista culturale nella zona restano interessanti testimonianze a partire dal paleolitico medio sino all’alto medioevo. Di rilevante importanza l’abbazia di San Eustachio del sec. XI e l’eremo della Madonna delle Macchie sec. XIII. Naturalisticamente nel territorio si rileva la presenza di formazioni boschive, di leccio, faggio, carpino nero, carpino orientale, cerro, roverella, frassino e conifere. Nelle radure sono inoltre presenti densi nuclei arbustivi di scotano, ginepro, ginestra, prugnolo e terebinto. Nei settori rocciosi più freschi e ombrosi è possibile osservare importanti popolamenti costituiti prevalentemente da felci quali la lingua cervina. In tali ambienti è possibile osservare il capriolo, il tasso, lo scoiattolo, la volpe, il cinghiale, l’istrice, il riccio e molte varietà di rapaci. Rilevante infine la presenza dell’ululone e del geotritone.

 

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