Mulino fortificato di San Firmano – Montelupone (MC)

Cenni Storici

La lapide posta sul lato nord-est della muratura rappresentante lo stemma del Comune di Montelupone, fa risalire le origini della fortificazione del mulino di San Firmano al XV secolo. Furono l’utilizzo funzionale di tale struttura adibita ad attività molitoria e la relativa necessità di difesa nel periodo fra Trecento e Quattrocento, che determinarono la costruzione di questa torre assimilabile alle altre disposte lungo la vallata del Potenza, di Passo di Treia, Pollenza, di Villa Potenza, dai caratteri fortificati, dalle possenti murature, coadiuvate dal coronamento di beccatelli e caditoie, che lasciano presupporre la presenza di merlatura, andata quasi completamente perduta.
All’edificio fortificato è addossata sul lato nord-est, in corrispondenza dell’originario accesso,una costruzione di pertinenza, con delle interessanti aperture ad arcata, certamente spazio funzionale per le esigenze del mulino. Conseguenti ai molteplici riusi che la torre ha avuto fino ai giorni nostri sono le numerose aperture a finestra.
Massiccia torre posta sulla riva destra del fiume Potenza che testimonia la funzione ed il valore che un mulino fortificato poteva avere nel XIV secolo.

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Di pianta quadrata aveva l’ingresso verso il fiume, ora occluso da un fabbricato addossato su tale lato.
Predisposto per la difesa piombante (e ficcante), dell’apparato sporgente restano solamente i beccatelli, privi di coronamento merlato, su cui poggiava una probabile copertura. Su un lato è murato un antico stemma di Montelupone. Una strada interamente lastricata, ancor oggi detta “mattonata”, collegava il mulino fortificato con il centro storico di Montelupone passando per le fonti Janni e Fontanella sino ad arrivare in paese attraverso porta Santo Stefano. Il manufatto, tutelato dalla Sovrintendenza architettonica per le marche, è di proprietà dell’Enel e versa in uno stato di estremo degrado. Nell’ultimo secolo è stato utilizzato come mulino, come centrale elettrica, scuola elementare e perfino sede del campo di lavoro per i prigionieri durante la seconda guerra mondiale che furono obbligati a ripulire parte dell’attuale “vallato” (canale di convogliamento dell’acqua che dalla chiusa sul Potenza attraversando tutta la pianura alimenta la centrale idroelettrica di Montelupone). Adiacente al torrione si può ancora ammirare un’antica costruzione di terra, ultima testimonianza presente nell’intero territorio; si tratta di quel che rimane di un complesso di casette di terra, costruite “a crudo” con terra e paglia pressate, abitate dai mugnai. Fra il torrione e la casa di terra è ancora evidente il tracciato del corso dell’acqua, ora prosciugato, che alimentava le ruote a pale del mulino.
 

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