Mulino di Pissignano – Campello sul Clitunno (PG)
Cenni Storici
Si trova appena sotto al Tempietto del Clitunno, era azionato dalla forza motrice dell’acqua proveniente dal Clitunno, funzionava per il grano e per l’olio.
È stato costruito dal Comune di Spoleto nel 1441, come ricorda un’iscrizione sull’architrave della porta di accesso, in cui risulta scalpellato il nome del governatore di Spoleto Amorotto Condulmer, mentre vi restano intatti gli stemmi del Comune e dello stesso governatore.
Un altro stemma di Spoleto è apposto lungo una parete.
Nel 1520 il Comune di Spoleto entra in contrasto con la famiglia Brancaleoni avevano iniziato a edificare un altro mulino sul fiume Clitunno, sotto Pissignano, nonostante il divieto di Spoleto che lo aveva poco prima impedito alla stessa comunità di Campello, evidentemente per lucrare sull’esclusiva della macinazione.
Il molino nell’Ottocento passò ai Della Genga; poi è stato trasformato e adibito a struttura ricettiva, attualmente (2020) è abbandonato, ma conserva molti elementi che ricordano la sua antica funzione.
Nota
La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini.
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Fonti documentative
NESSI-CECCARONI, Da Spoleto a Trevi lungo la Flaminia, Itinerari Spoletini 5, Spoleto, 1979