Mulino di Morcella – Morcella di Marsciano (PG)

Il mulino è una imponente struttura posizionata a valle delle mura di Morcella, visto dal paese si manifesta nella sua imponenza.

 

Cenni Storici

Morcella custodisce forse il più antico mulino, i cui vari elementi, dalla configurazione esterna, agli elementi interni, hanno uno spiccato stile quattrocentesco.
L’imponenza della costruzione, la sua conformazione ed alcuni particolari costruttivi come la presenza di feritoie, che in alcuni casi sostituiscono le finestre, e di altri mezzi di difesa sopra le porte di accesso lasciano dedurre che il mulino oltre ad assolvere alla sua normale funzione produttiva avesse anche un suo ruolo nella difesa del territorio.
L’edificio si articola su quattro piani: un seminterrato che costituisce il mulino vero e proprio dove erano le quattro macine, il piano sovrastante dove veniva immagazzinato il grano da macinare, poi un terzo ed un quarto piano ad uso abitativo.
I primi due livelli sono in pietrame misto in laterizio. Internamente è costituito da due tunnel realizzati in mattoni a volta, con le mura laterali degli archi che hanno uno spessore di circa un metro e mezzo e le mura di testa uno spessore di 70-80 cm.
Il mulino di Morcella era dotato di una presa posta a circa 500 metri a monte su un’ansa del Nestore dove è tuttora rinvenibile un doppio sbarramento obliquo. La “forma”, che attraversava i campi coltivati, non è più rinvenibile. Stesso destino per il canale di deflusso e per l'”accolta”, che si sviluppava nelle vicinanze del molino e terminava con una diga distanziata dal muro perimetrale dell’opificio di circa tre metri.
Annesse al molino ci sono altre strutture disposte a quadrato a delimitare un cortile centrale, esse servivano come punti di sosta per gli animali da traino che venivano a portare al molino il grano da macinare.
Il proprietario Adelio Santi lo conserva ancora, coltivando l’ambito progetto di farne un museo (questo quanto si augurava nel 1984 il proprietario).
Vi si conservano le unità di misura e sono ancora ben visibili i punti in cui erano collocate le macine che cessarono l’attività nel 1956 quando la piena colmò di melma il canale e la “colta”, ponendo fine alla già scarsa attività.
 

Fonti documentative

F. Cavallucci – Marsciano – 2005
www.comune.marsciano.pg.it
 

Mappa

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