Mulino del Bosco a Petorno – Montecopiolo (PU)
Cenni Storici
Prende il nome dall’antica città Petina, con 17 abitanti adagiata sulle rive del Fiume Conca, Petorno. All’ingresso a farci gli onori di casa c’è un laghetto immerso nel verde. E’ un punto di riferimento per molti amanti della pesca sportiva alla trota, sebbene non grandissimo è molto ben curato, la limpidità e la
profondità dell’acqua rendono la pesca impegnativa. Per chi non se la sente di tornare a casa a mani vuote, può sempre avere una altra possibilità! A poca distanza dal laghetto c’è l’allevamento con all’interno splendide e vivacissime trote salmonate. Il pesce allevato in modo naturale, viene selezionato in base alla grandezza nelle vasche che sono ricavate dal“ butino” usato per il contenimento delle acque che alimentano il mulino sottostante.
Il Mulino Bosco della Famiglia Massa.
E’ un vero gioiello storico, di cui vi sono addirittura documenti risalenti al 1618, dove si richiedevano a seguito di una grossa frana che causò lo straripamento del fiume Conca, l’autorizzazione e i contributi per ristrutturarlo insieme al Mulino Capriola situato in quella che era Villa Capriola ora detta Mulino Vecchio di fronte a Capraia, tale richiesta comprendeva anche degli sgravi fiscali. Fu presentata dall’allora Podestà presso Monte Cerignone, Claudio Amatori Lotà direttamente al Duca di Urbino. Fino agli anni sessanta era ancora abitato e da più di una famiglia. La torre nella parte inferiore contiene le pale di legno di rovere conservate in modo perfetto, tutto proporzionato, una vera opera di ingegneria. Il palanco con il gancio oltre a servire per alzare le balle con i cereali veniva utilizzato anche per sollevare le macine in pietra e consentire a seguito dell’ usura la continua manutenzione con gli scalpelli. Avere un macchinario del genere ai tempi che furono voleva dire essere famiglie benestanti o socialmente ben collocate.
Con il contributo del documentario, “Montecopiolo, la sua storia, le sue bellezze, …“.