Mercato Ospedale delle 4 Cappelle – Castel dell’Aquila (TR)
Cenni Storici
La struttura adibita ad “Ospedale”, oggi si chiamerebbe “Ostello”, era collocata a ridosso dell’antica Via Amerina tra Forte Cesare e Pagagnano.
Sicuramente aveva un ruolo di primo piano per l’ospitalità di pellegrini e viandanti che numerosi vi transitavano.
Intorno a questo ospedale e alla sua chiesa dedicata a San Leonardo, viveva un’intera comunità costituita da diverse famiglie raggruppate in villa aperta.
Un primo documento che lo nomina è conservato presso l’Abbazia di Farfa e dice che nel 1112 Rapizzo, Conte delle Terre Arnolfe, donò, all’Abate Berardo dell’abbazia di Santa Maria in Farfa, l’Ospedale presso il Mercato delle Quattro Cappelle con tutte le pertinenze “…et hospitale juxta mercatum in IV capellis cura omnibus pertinentiis...”.
“Ecclesia S. Manni de quattuor capellis” è pur ricordata nel Processo contro i Michelisti e Ghibellini di Todi, Bevagna, 31 luglio 1330 ( come riportato nel Bollettino della R. Deput. di storia patria per l’Umbria, V, 1899, 333).
La chiesa era intitolata a San Leonardo.
Nel 1208, 1° di Giugno, ai tempi di Innocenzo III, le delegazioni di Todi e quelle di Amelia si incontrarono presso il Mercato Ospedale delle Quattro Cappelle, allo scopo di prescrivere ad Amelia il pegno di vassallaggio (un cero di quindici libre) che gli amerini dovevano offrire ogni anno alla città di Todi in occasione della festa di San Fortunato.
In questo edificio è accertata e documentata la presenza di San Francesco, infatti mentre era in preghiera alla Porziuncola ed era tentato dal demonio si gettò nudo nel Roseto per distogliersi dalla tentazione, ma il roseto si tramutò in un cespuglio senza spine.
In quell’occasione il Demonio gli ricorda che non era la prima volta che lo tentava in quel modo e gli ricorda che lo aveva giù fatto in questo posto.
“San Francesco di Assisi mentre orava nella cella vicina all’orto della Madonna degli Angeli, nel mese di Giugno del 1223, gli apparve, circa la mezzanotte, come nemico il tentatore infernale, e gli disse perché vuoi Francesco morire prima del tempo? A che tanto vegliare? Altre volte ti ho detto nella chiesa che si chiama le Quattro Cappelle, nel contado di Todi, che essendo tu giovinetto puoi esercitare altra penitenza per castigare i tuoi peccati” (Pino Alvi, Todi città illustre dell’Umbria, 1910 pag. 211).
Negli anni 1275-1279, furono pagate regolarmente le decime per la chiesa di San Leonardo.
Nel 1290 la villa delle Quattro Cappelle faceva 18 fuochi (famiglie).
Nel 1297, alla voce Quattro Cappelle, vennero pagate le decime oltre che per la chiesa di San Leonardo anche per la chiesa di Santo Manno (Rationes Decimarum ltaliae — Umbria, Diocesi di Todi, C. d. Roma, 1952).
Nel 1650 la chiesa, era cadente perciò tutte le suppellettili, per disposizione del Vescovo di Todi, furono traslate nella parrocchiale di Avigliano Umbro.
Oggi della struttura non rimangono che dei brandelli di muro con pietre ben squadrate che sono state sopraffatte dalle edere e dalla boscaglia diventando rifugio per qualche animale in cerca di riposo e tranquillità.
Un luogo che è passato alla storia non solo per il suo ruolo di sollievo per pellegrini e viandanti, ma anche per un aspetto politico nel ruolo giocato tra i due grandi comuni dell’epoca, Amelia e Todi , ora è solo una tana per volpi.
Fonti documentative
Circolo Culturale “Don Vincenzo Luchetti” – Il territorio ad est dei Monti Amerini: Castel dell’Aquila, Collicello, Frattuccia, Sambucetole – Calendario 2008
WADDING -Annales Minorum – ad an. 1223 n° 1
Nota di ringraziamento
Da questa pagina ringrazio sentitamente il Prof. Giuseppe Maccaglia per la sua infinita disponibilità, conoscenza e la sua smisurata pazienza nei miei confronti.