La Roccaccia di Acquabianca – Foligno (PG)
Cenni Storici
L’antica rocca sorge su un’altura sotto la montagna di Ravignano nel punto in cui la Valle Umbra si incunea nella stretta Valtopina.
La sua posizione risultava strategica e molto importante, infatti era in contatto visivo con la città di Foligno ed inoltre controllava dall’alto la Flaminia per un lungo tratto, per di più poteva comunicare visivamente con i castellieri limitrofi fra cui Pale, San Valentino di Civitavecchia e Liè.
La sua edificazione risale al XII –XIII secolo e faceva parte del sistema difensivo della città di Foligno.
Ai suoi piedi passava una strada medievale ora in gran parte scomparsa, chiamata “Strada di Paterno“, che attraversando il paese di Poggiarello scendeva a Pieve Fanonica e si ricollegava alla via consolare Flaminia.
Oltre ad avere il controllo del territorio la rocca doveva avere anche il compito di controllare la copiosa sorgente di Acquabianca chiamata sin dal pieno Medioevo “Aqua alba“, che essendo sul confine con Valtopina di fatto era utilizzata da Foligno per l’approvvigionamento idrico della città.
A poca distanza e leggermente più a monte sorgeva una fortificazione gemella chiamata “Fortellitium Agnani” che fino al 1969 era altrettanto un rudere ma venne ristrutturata dalla famiglia Recchi.
Aspetto
Della fortezza si conservano i resti di un mastio che ha ancora in piedi parte dei muri perimetrali e la torre d’avvistamento smembrata della parete occidentale; la torre doveva contenere la porta di accesso ora scomparsa, infatti restano delle pietre di appoggio della volta dell’arco.
Sparsi qua e la resti della cinta muraria.
Fonti documentative
F. Bettoni M. R. Picuti – La Montagna di Foligno Itinerari tra Flaminia e Lauretana – 2007