Isola Maggiore – Lago Trasimeno (PG)

Un gioiello da visitare

 

Cenni Storici

Le prime notizie risalgono all’817, quando l’imperatore Ludovico il Pio (813-840) concesse al papa Pasquale I la città di Perugia ed il lago Trasimeno con le tre isole (Maggiore, Minore, Polvese): nel 1117, i suoi abitanti si misero sotto la protezione diretta di Perugia e fu in questo periodo che assunse il nome di Lago di Perugia.
Nel censimento del 1282, la comunità isolana risulta composta da 70 famiglie per un totale di 300 persone, molte delle quali dedite a una già ben attrezzata attività di pesca.
Nel 1211, al ritorno da Cortona, San Francesco d’Assisi si ritirò in solitudine, in occasione della quaresima nell’isola: a ricordo di quest’evento, nel 1328, vennero fatti costruire una chiesa ed un convento per i francescani.
Nel 1411 l’isola venne occupata da Braccio da Montone, che vietò un particolare metodo di pesca, detto toro.
Nel 1578 la popolazione raggiunse il numero di 600 abitanti, il massimo storico registrato e raggiunse il massimo splendore artistico, ne sono testimonianza le ricche committenze di molte opere d’arte conservate nelle chiese dell’isola.
In quel periodo si contano ben otto edifici di culto e cinque confraternite.
Sul finire del ‘500, il lago ebbe un eccezionale periodo di innalzamanto del livello delle acque, l’acqua ristagnò per anni nei piani inferiori delle abitazioni di Isola Maggiore, Passignano e San Feliciano. A causa di questa inaspettata e ingestibile situazione, i pescatori del Trasimeno si videro costretti ad abbandonare la tecnica di pesca dei tori e fu così che Isola Maggiore conobbe una profonda crisi che portò i crollo economico e demografico.
Nel 1803 l’isola passò sotto la giurisdizione di Castiglione del Lago, per disposizione del papa Pio VII.
Nel 1875, infine, per volere degli isolani (allora circa 200), il territorio fu inserito nel comune di Tuoro sul Trasimeno. Nel 1887, il marchese Giacinto Guglielmi di Civitavecchia, acquistò il convento dei francescani e la chiesa annessa, per trasformarlo in castello privato.
Nel 1904, su iniziativa di Elena, la figlia di Giacinto e di Isabella (il castello Guglielmi è conosciuto anche come “Villa Isabella”), venne aperta una scuola di ricamo “pizzo o punto d’Irlanda”, un delicato merletto lavorato con un uncinetto finissimo, per le giovani figlie dei pescatori. Questa tradizione è giunta sino ai nostri giorni ed ancor oggi è possibile vedere all’opera le isolane davanti all’uscio di casa e acquistare le varie realizzazioni di questa tradizione isolana lungo Via Guglielmi.
Il castello rimase di proprietà della famiglia Guglielmi fino al 1975.
Ai nostri giorni l’isola che si può tranquillamente definire un museo in mezzo al lago sta riscoprendo una ripresa economica grazie al crescente flusso turistico.
 

Antiche strutture portuali dell’Isola Maggiore

Le strutture portuali, ancor oggi in parte visibili lungo la riva occidentale dell’Isola Maggiore nei periodi di acque basse, risalgono, probabilmente, al sec. XII.
I moli, singoli o accoppiati, furono realizzati con grosse pietre sovrapposte a secco. Forse già nel corso della prima metà del Duecento questo impianto portuale fu messo in crisi dalle acque in risalita e abbandonato.
Solo nei primi anni del Novecento, con l’abbassamento del livello del lago dovuto all’entrata in funzione del nuovo emissario (2 ottobre 1898), questi antichi porti sono tornati alla luce e qualcuno ha pensato di dare loro un nome ( vedi Foto in galleria).
Nella foto di galleria in sezione verticale si notano le strutture portuali dell’Isola Maggiore relative al sec. XII e ai sec. XV- XIX in rapporto con le costruzioni presenti lungo l’attuale Via Guglielmi.
Gli spostamenti in verticale e orizzontale subiti nel tempo dai moli sono legati alle oscillazioni di livello delle acque del Lago Trasimeno. Le strutture relative alla lunga fase di acque alte compresa tra del i secoli XV e XIX, erano poste più a monte e ad una quota di circa 4 metri superiore a quelle medievali.
Dopo pochi anni dall’entrata in funzione del nuovo emissario di fine Ottocento questi moli rimasero completamente all’asciutto e tutte le pietre vennero riutilizzate. Durante le maggiori piene del lago le acque penetrarono all’interno dell’abitato. I periodi più critici di cui resta memoria furono i 12 anni che culminarono con il livello massimo 1602 e i 10 armi compresi tra il 1763 e il 1772.
 

Fonti documentative

Cartellonistica sul posto

https://it.wikipedia.org

http://www.prolocotuorosultrasimeno.it

 

Link correlati

https://www.youtube.com/watch?v=TyW6wP0gWao L’isola di San Francesco
https://www.youtube.com/watch?v=XxEVw5X-Ab8 L’isola-Museo in mezzo al Trasimeno
 

Da vedere sull’isola

Museo del merletto
Casa del Capitano del Popolo
Chiesa del Buon Gesù
Pieve di San Michele Arcangelo
Cappellina dello sbarco di San Francesco
Palazzetto medievale
Castello Guglielmi ex Convento Francescano ( non visitabile )
Chiesa di San Salvatore
 

Mappa

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