Insediamento rupestre di Corviano – Corviano di Soriano nel Cimino (VT)

Un sito di alto contenuto storico e paesaggistico.

 

Cenni storici

L’abitato rupestre di Corviano si trova nella zona settentrionale del territorio di Soriano, nei pressi di un tratto dell’importante Via Ferentiensis, che da Ferentum conduceva verso Falerii Novi.
In epoca medioevale Corviano era dotato di un castello, di una chiesa, di numerose abitazioni rupestri e di una grande mola.
Il Castello è stato costruito in epoca imprecisata e se ne ignora chi ne fossero i primi signori. Probabilmente sul luogo già esisteva una struttura del periodo etrusco-romano, ma se ne ignora la funzione.
Forse nasce a difesa del settore bizantino del limes, in epoca pertanto molto antica.
L’analisi delle murature evidenzia due fasi costruttive per la struttura oggi esistente, una prima, di epoca romanica a cavallo tra XI e XII secolo, una seconda risalente ai secoli XIII e XIV.
Il primo documento noto risale al 1278, quando passò a Orso Orsini, nipote del papa Niccolò III.
Fu poi occupato dai Viterbesi nel 1282, solo quattro anni dopo fu restituito, diroccato, all’Orsini.
Nel 1304 i Viterbesi ne ripresero temporaneamente possesso.
Non se ne hanno in seguito altre notizie.
Sorge sul bordo di una rupe, compresa tra due fossi tributari del Vezza,che si affaccia su due lati su profondi dirupi ed è preceduto da un fossato difensivo nei lati non a strapiombo.
Un lato è delimitato da un vallo artificiale più antico, probabilmente etrusco.
Le mura settentrionali sono crollate, ma la superstite cerchia muraria è ancora ben riconoscibile, poggia su un più antico resto di cinta muraria a grossi blocchi, di epoca etrusco romana, ben visibile soprattutto nel lato sud-orientale.
Anche il portale d’ingresso, sul versante meridionale, verso il pianoro, conserva qualche traccia dei congegni di chiusura del portone e una bella feritoia obliqua per la difesa dell’area d’accesso dagli aggressori.
Nelle mura si conservano altre finestre a sesto acuto e feritoie di bell’aspetto e in buono stato di conservazione.
 

Insediamenti ipogei

Dopo il Castello si percorre il sentiero che costeggia il versante settentrionale della rupe ove sono collocate la maggior parte delle abitazioni ipogee.
Scavate sotto il livello del terreno non tutte sono visitabili, alcune erano accessibili soltanto dalle pareti rocciose grazie a pianerottoli e scale rimovibili, altre conservano invece una scalinata esterna che conduce al livello del pianoro; probabilmente sono nate inizialmente con un solo vano, poi successivamente ampliate.
La prima abitazione ipogea accessibile è composta da più vani con affacci sulla rupe, è caratterizzata da una cavità ricavata sul piano di calpestio di cui si ignora la funzione.
La seconda abitazione ipogea è anch’essa composta da più vani affacciati sulla rupe, è caratterizzata dalla presenza di un giaciglio scavato nella roccia.
La terza abitazione ipogea è anch’essa composta da più vani affacciati sulla rupe, è caratterizzata dalla presenza di un giaciglio scavato nella roccia.
La quarta abitazione ipogea, composta anch’essa da più vani affacciati sulla rupe, è caratterizzata dalla presenza di un portale architravato, probabilmente di costruzione più tarda rispetto al resto dell’abitazione; sono presenti elementi in muratura.
La quinta abitazione ipogea presenta anch’essa un ingresso meglio rifinito rispetto alle altre, appena dopo si incontra una vasca rettangolare, anch’essa ben rifinita.
L’affaccio sulla rupe del primo piano è stato parzialmente murato in epoca più tarda lasciando solo una finestra di non grandi dimensioni.
Il vano adiacente conserva un giaciglio risparmiato dallo scavo e una piccola apertura.
La sesta abitazione ipogea è composta da due vani affacciati sulla rupe, separati tra di loro da una parete in muratura.
Nel primo vano si nota la presenza di giacigli scavati nella roccia e nicchie ricavate nella parete verso valle, ove è anche una finestra; nel secondo vano, anch’esso aperto verso la valle, si nota la presenza di un’apertura sulla volta, di forma approssimativamente circolare, forse era l’accesso originario e in seguito è risultato utile per l’eliminazione dei fumi.
Si nota, infatti, la presenza nel vano di alcuni sassi disposti a mo’ di focolare, apparentemente utilizzati per tale scopo anche in epoca recente.
La settima abitazione ipogea, unica individuata a destra del sentiero, è composta da un unico vano, avente solo l’ingresso come comunicazione con l’esterno.
 

Chiesa e necropoli

Sempre sul bordo della rupe si trovano i ruderi della chiesa.
È a una sola navata, lunga dieci metri e larga cinque, rimane il perimetro esterno, l’abside semicircolare e l’altare abbattuto.
Alle spalle della chiesetta si trova la necropoli che conta una trentina di tombe a fossa scavate nel tufo, spesso di tipo antropomorfo e alcuni sarcofaghi in pietra.
 

La mola

Continuando a scendere si trova una grande mola.
 

Nota precauzionale

Il sito di Corviano presenta molti punti ad elevato grado di pericolosità per strapiombi, muri pericolanti, zone molto scivolose e cavità non segnalate. Si raccomanda di visitarlo con prudenza, non da soli e con abbigliamento adatto per le escursioni. Evitare con pioggia o in periodi di piena, la discesa al mulino.
 

Nota

La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini.
 

Nota di ringraziamento

Si ringrazia l’amico Pierluigi Capotondi, preziosa guida del territorio.
 

Fonti documentative

Giovanni Menichini – Escursionismo d’Autore nella Terra degli Etruschi Viaggio nella Tuscia I monti Cimini e le valli delle antiche civiltà rupestri – Pitigliano 2014
Giancarlo Pastura – Tra Monti Cimini e Tevere. Forme dell’insediamento tra VI e XII secolo
Stephan Steingräber – Monumenti rupestri etrusco-romani fra “piramidi”, altaroni, cippi e vasche in peperino nel triangolo Bomarzo – Soriano nel Cimino – Vitorchiano e zone limitrofe
Eleonora Storri – Emergenze archeologiche a Soriano nel Cimino – in Archeotuscoia news, speciale sezioni, anno VIII, pp 11 –

https://www.etruschi.name/bomarzo/selva_malano_it.html

 

Da vedere nella zona

Bomarzo

Complesso rupestre di Santa Lucia
Insediamento di Cagnemora
Insediamento rupestre di Montecasoli
Piramide di Bomarzo
Insediamento di Santa Cecilia
Sacro Bosco
 

Mappa

Link alle coordinate: Ruderi del Castello di Corviano 42.48118109423451, 12.202609907425048

Link alle coordinate: Resti di case ipogee (coordinate approssimate) 42.48150535856268, 12.204024536680976

Link alle coordinate: Chiesa e Necropoli 42.479996810199474, 12.20345103832729

Link alle coordinate: Mola 42.47730389047043, 12.201042345241797

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