Insediamento di Santa Cecilia – Bomarzo (VT)


 

Cenni Storici

Il Bosco di Santa Cecilia è ubicato sul versante sud est di Bomarzo; vi si accede tramite un sentiero non ben segnalato che inizia in prossimità del campo sportivo comunale.
In breve si scende a un’ampia radura sull’orlo del bastione roccioso, dov’è un’area picnic; accanto a una piccola tomba antropomorfa inizia uno stretto sentiero intagliato nella pietra, con i gradini sagomati tra due rocce.
La piccola via cava scende ripidamente tra la parete rocciosa e grandi massi, addentrandosi in una fitta vegetazione.
Dopo qualche centinaio di metri, sulla destra, si scorge un grande masso scavato per ricavarvi una casa-grotta, fornita di due ingressi, di un canaletto di scolo dell’acqua piovana e di un’incisione per la tettoia, a protezione dell’ingresso.
Continuando a scendere su una terrazza si incontrano i resti di una vasta area cimiteriale con numerosi sarcofaghi in peperino scoperchiati, si tratta di una zona di sepoltura paleocristiana, che i bomarzesi chiamano “camposanto di Chia“.
Un coperchio di peperino, a due spioventi, con sei croci in bassorilievo, è quanto rimane dei coperchi dei numerosi sarcofaghi profanati.
La necropoli continua con le caratteristiche sepolture in alveoli trapezoidali scavati nella pietra, sagomati sulla figura umana, con o senza il cuscino interno di pietra che sosteneva il capo; ambedue le tipologie di sepoltura sono caratteristiche dell’epoca altomedioevale.
Il cimitero è costituito da un nucleo centrale, ricavato in un unico masso di peperino, dove sono state scavate numerose sepolture che circondano una piccola chiesa, della quale rimangono le fondamenta dell’abside, il pilastro che reggeva l’altare e parte dei muri perimetrali.
La chiesina era dedicata probabilmente a Santa Cecilia, difficile dedurre la datazione, da quel poco che rimane si può desumere che sia preromanica, forse risalente al X secolo, probabilmente eretta su un edificio di culto più antico, risalente al VI – VII secolo, attestata dagli scavi della Raspi Serra.
Sul lato a valle del masso centrale sono scavate nicchie, un focolare e fori per l’appoggio di travi di legno; era forse la parete interna di un’abitazione prolungata all’esterno e coperta con strutture di legno.
Si notano i segni che il fuoco dei pastori ha lasciato sulla pietra incavata, anche in epoca relativamente recente.
Scendendo verso il torrente si trova un altro masso di grandi dimensioni, la cui sommità è stata affinata, mentre il perimetro è delimitato da un muro di altezza variabile dai 15 ai 50 cm; su di un lato presenta una serie di appigli per la salita. 
A destra, risalendo il sentiero, si trovano i resti di un’abitazione complessa, scavata in un unico masso, che ha il piano superiore accessibile con una scalinata, il pavimento, alcune pareti sono scavate nella roccia, così come il piano d’appoggio della copertura del tetto.
Questo spazio è delimitato da una parete di fondo di forma triangolare e dai resti di una parete laterale.
Si trovano alcune pestarole e vasche sovrapposte e comunicanti, scavate nella pietra.
Numerosi pilastri monolitici di pietra e altrettante pietre squadrate da costruzione sono sparsi all’intorno per un ampio raggio.
Resti di capitelli, bassorilievi e fregi a figure geometriche, ora seminterrati, affiorano, mimetizzati dal muschio.
Poco si può affermare con certezza relativamente a questo insediamento, forse rappresenta la continuità altomedioevale di un’antica occupazione etrusca.
Come i vicini insediamenti della Piramide e di Cagnemora, Santa Cecilia mantiene molti segreti e mostra poche certezze, solo scavi più accurati potranno svelare il mistero di questi luoghi.
 

Nota di ringraziamento

Si ringrazia l’amico Pierluigi Capotondi, preziosa guida al sito.
 

Nota

La galleria fotografica ed il testo sono stati realizzati da Silvio Sorcini.
 

Fonti documentative

J. Raspi Serra – Rinvenimenti di necropoli barbariche nei pressi di Bomarzo – Bollettino d’Arte 1974 – I -II (gennaio-giugno – LIX), pp. 70 –

https://www.projecttuscia.com/wp-content/uploads/2020/03/Un_occasione_da_non_perdere_le_aree_arch-1.pdf

https://www.italiamedievale.org/portale/linsediamento-rupestre-di-santa-cecilia/

https://blogcamminarenellastoria.wordpress.com/2017/04/18/tuscia-il-villaggio-rupestre-di-santa-cecilia/

 

Mappa

Link coordinate: 42.47496911896446 12.264546742556798
 

Da vedere nella zona

Insediamento di Cagnemora
Piramide di Bomarzo
Sacro Bosco

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