Il Castiglione – Treggio di Foligno (PG)
Cenni Storici
La costa su cui insiste il noto castello di Treggio fu soggetta ad edificazioni di tipo strategico militare in quanto questa si trova a ridosso della via Flaminia alle porte di Foligno, quindi in un punto strategico per il controllo della via e la difesa della città; tanto per citarne qualcuna troviamo “Treggio“, “Il Castiglione” e più a valle “La Castellina“.
Oltre a questi c’erano delle torri più a valle che oramai si sono perse in quanto ristrutturate a case private, quindi non più identificabili.
Proprio su questa costa passava una direttrice di cresta che salendo dal fondovalle congiungeva il Treggio con le fortificazioni a monte passando per fontanili e monasteri fino a giungere alla Valtopina.
Questa strada non più utilizzata in quanto sostituita dalla nuova viabilità, è però ancora leggibile in alcuni suoi tratti che scendono attraverso il bosco.
Una di queste fortificazioni, oltre il castello del Treggio è il Castiglione oggi inserito in una tenuta omonima di proprietà privata della famiglia Pandolfi Elmi; questa famiglia vive e lavora a Foligno almeno dal XIV sec. gestendo l’azienda agraria omonima che ancora oggi conduce da oltre dieci generazioni.
La proprietà della tenuta de “II Castiglione” infatti é passata direttamente per discendenza e per linea diretta dall’antica famiglia Fulginei ai Jacobilli (nella fine del ‘500) agli attuali proprietari nei primi anni del 600.
Il Castiglione è un edificio del ‘500 cosi denominato per la sua origine di piccola roccaforte, da avvistamento sulla Via Flaminia alle porte della città di Foligno.
I documenti dell’archivio di famiglia (24 volumi manoscritti del sec, XVII vincolati dal Ministero dei Ben. -Archivistici) testimoniano questo, ma Lodovico Jacobilli ci dice che “Castiglione” era un forte castello nelle pertinenze della villa del Treggio [ … ] risalente addirittura al 1220.
Tale informazione conferma che la struttura cinquecentesca che vediamo oggi è una costruzione che si è sviluppata su un edificio ben più antico che secondo i documenti del monastero di Santa Caterina del monte Sinai o di fra Pace che sorgeva nelle vicinanze, si scopre che le suore dovettero abbandonare la struttura nel 1370 in quanto il Castiglione che garantiva la loro sicurezza era stato distrutto.
Ora i documenti non specificano da chi e come, ma per certo la roccaforte fu abbattuta e solo secoli dopo fu riedificato come palazzo nobiliare dai Fulginei che ne fecero una loro tenuta.
I vari orci oleari del sec, XVI con lo stemma di famiglia ricordano la presenza e l’importanza che aveva in antico la coltivazione dell’olivo.
Aspetto esterno
Il castello nella sua forma originale non è più leggibile, in quanto sono state apportate modifiche nel tempo e l’intonaco esterno applicato su indicazione della soprintendenza, nasconde l’originale aspetto che avrebbe permesso una chiave di lettura più precisa.
Leggermente, poche decine di metri più a monte, si notano cumuli di pietre che potrebbero essere i resti dell’antica Rocca distrutta nel 1370, mentre il blocco attuale è stato ricostruito appena più a valle.
Il palazzo è tutt’ora residenza dei membri della famiglia Pandolfi Elmi.
Nota di ringraziamento
Ringrazio sentitamente Marco Pandolfi Elmi, per avermi accolto, accompagnato e descritto dettagliatamente i vari passaggi storici della struttura, nonché avermi fatto conoscere l’attività dell’azienda omonima che gestisce e che produce da anni un olio di alta qualità.
Fonti documentative
http://www.contepandolfi.com/storia.html