Grotta di San Francesco – Loc. Cerqua Grossa di Nottiano (PG)

Luogo Francescano secondario come tanti altri presenti nel territorio del Parco del Subasio detto anche “Parco di San Francesco“.

 

Cenni storici

In un solco della piega del Monte Subasio che si espone a Nord – Est, dalla cima dello stesso si sviluppa un corso di acqua che proprio per la sua provenienza prende il nome di “Vettoio” che a sua volta confluisce nel Fosso dell’Anna, corso d’acqua che ha costituito la più importante fonte di energia per le popolazioni contadine che hanno antropizzato il versante del monte.
Lungo il suo corso sono nati numerosi mulini ad acqua alcuni dei quali sono rimasti funzionanti fino agli inizi del secolo e uno di loro è sopravvissuto fino ai giorni nostri e tuttora è attivo si chiama “Mulino Buccilli“.
Tali mulini sono vere e proprie architetture di alta ingegneria idraulica, immagazzinano l’acqua in invasi che poi vengono aperti per far girare le macine.
Il fosso Vettoio, le cui acque fresche e limpide alimentano l’acquedotto che disseta Armezzano, ha scavato nei millenni la roccia che lo costringeva in angusti passaggi e fra una delle sue pieghe c’è una piccola grotta dove pare San Francesco trovasse luogo ideale per la sua meditazione.
Pare che il Santo terminata la sua predicazione nei castelli che al tempo erano presenti nella zona, si ritirava a meditare nella grotta in una gola del Fosso Vettoio presso la sorgente dell'”Acqua Gelata“; da tale frequentazione il nome di “Grotta di San Francesco“.
Si racconta che ancora si vedano i segni lasciati dalle ginocchia del Santo immerso nella sua preghiera.
La grotta è stata rivalorizzata ultimamente in conseguenza di una festa che viene fatta d’estate proprio in località Cerqua Grossa molto sentita dalla popolazione Spellana che in prevalenza vi affluisce.
Il posto prende il nome dalla presenza in loco di particolari esemplari millenari di quercia di notevoli dimensioni.
Il posto è sulla strada che da Armezzano scende a Nottiano e prosegue per San Giovanni di Collepino, fra paesaggi immersi nella natura che hanno conservato nel tempo forse lo stesso aspetto che poteva vedere san Francesco nella sua predicazione e nel suo peregrinare nel territorio.

Nottiano tra l’altro è trattato in questo sito proprio per un altro episodio riferito al Santo e riportato dalle Fonti Francescane.