Giardino delle piante acquatiche – Castiglione del Lago (PG)

Cenni Storici

Di grande interesse artistico è la Piscina del Porcinai – Giardino delle Piante Acquatiche, realizzata alla fine degli anni cinquanta, su progetto del paesaggista Pietro Porcinai, uno dei maggiori architetti italiani del paesaggio, su commissione del conte Giannino Citterio, proprietario dell’isola. L’area in cui venne realizzata la Piscina era una cava di arenaria dismessa, utilizzata nei tempi passati per ricavare pietra da opera per le costruzioni dell’Isola. Il “Giardino” si affaccia sul lago e comprende: la zona dell’approdo dei battelli (arrivi giornalieri dei turisti) e la zona della villa e della foresteria. Il viale di tigli che conduce alla villa è l’elemento ordinatore del progetto: alla sua sinistra un grande prato connota l’area di pertinenza della villa e della foresteria; alla sua destra, una fitta siepe protegge il campo da tennis. L’area della “Piscina” , a cui si accede con una scalinata dalla strada che dalla villa porta alla fattoria e al monastero, passando vicino al castello, è caratterizzata nella parte centrale da una cavea rocciosa, modellata in modo da utilizzare il piede della scarpata come zona di pertinenza della piscina ricavata nello spazio antistante, reso pianeggiante da un ampio terrazzamento che copre il locale del magazzino e l’edificio degli spogliatoi e dell’impianto di depurazione a diatomee. I locali sono interrati all’estremità orientale dell’area.

La piscina fu progettata nel 1959 dall’architetto Pietro Porcinai, uno dei maggiori architetti italiani del paesaggio. In quegli anni era proprietario dell’isola il conte Citterio. L’area in cui venne realizzata quest’opera era un’antica cava di pietra arenaria che, una volta dismessa, fu utilizzata come discarica. Il Porcinai ideò una piscina interamente scavata nella roccia. A questa vennero associati “ninfei” ossia vasche poche profonde disposte interno al grande invaso centrale dove furono sistemate molte specie di piante acquatiche sia autoctone che alloctone. Tali ninfei, posti a differenti altezze, sono in comunicazione l’uno con l’altro, allo scopo creare piccole, ma gradevoli, cascate d’acqua. L’acqua che riempe la piscina e i ninfei proviene, oggi come allora, dal lago Trasimeno e per questo viene sottoposta a particolari tecniche di filtraggio che hanno il compito di renderla perfettamente trasparente. Il locale adibito a queste operazioni, abilmente celato in un terrapieno, è situato vicino agli spogliatoi; ad essi si accede seguendo un percorso realizzato con lastre in pietra arenaria. Utilizzando lo stesso tipo di roccia furono realizzati anche degli “stenditoi”, particolari sdraio che si trovano perfettamente inserite in questo magnifico contesto. Dopo il recupero architettonico e funzionale, curato dalla Provincia di Perugia nel 1995, la piscina è stata destinata a “Giardino delle piante acquatiche”. Particolarmente spettacolari sono le fioriture, che si susseguono da maggio a settembre, delle diverse specie di ninfee e del fiore di loto. Le specie di piante qui illustrate rappresentano alcune tra quelle previste nel progetto del Porcinai'; vengono riportate, inoltre, altre specie presenti anche nel bacino del lago Trasimeno, che possono essere osservate anche in questo giardino.

Per approfondimenti maggiori: fondazionevillafabri.org

 

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