Fonte Magna – Osimo (AN)
Cenni Storici
Presso il centro di Osimo, si trova la Fonte Magna alla quale si accedeva per mezzo di una scalinata che scendeva dall’omonima via. La Fonte Magna fu edificata nel I° secolo avanti Cristo come ninfeo, cioè come costruzione con nicchie e prospetto a colonne ospitante una fontana al suo centro. La leggenda vuole che Pompeo Magno all’epoca della guerra civile contro Gaio Giulio Cesare vi si sia fermato ad abbeverare i suoi cavalli mentre entrava ad Osimo con l’intenzione di reclutare nuovi soldati per il suo esercito. Pompeo sarebbe rimasto ad Osimo per altro tempo e se ne sarebbe andato solo all’arrivo di Cesare. Si tratta di una costruzione che riveste grande importanza nel panorama archeologico marchigiano, in quanto è uno dei pochi monumenti citati da fonti storiche. La Fonte Magna viene ricordata da Procopio di Cesarea nel suo De Bello Gotico come obbiettivo strategico del comandante bizantino Belisario che voleva espugnare la città occupata dai Goti. Un curioso episodio viene tramandato riguardo a questo periodo di assedio: si dice infatti che i Goti, accampati nei pressi di Fonte Magna, durante la notte siano stati fatti arretrare per lo spavento dai Bizantini, che dalle mura che sovrastano il ninfeo stavano lanciando a proposito delle grosse ruote da carro. La storia vuole che poi i Goti abbiano tentato di distruggere la Fonte Magna, ma invano. La struttura, di cui rimangono alcuni resti, corrisponderebbe ad un ninfeo databile tra I sec. a.C e II sec. d.C., realizzato in opera cementizia e blocchi in opera quadrata, appartenente ad una delle tipologie più frequenti di fontane monumentali, quelle ad esedra semicircolare.