Ex Oratorio di Santa Maria della Misericordia – Spello (PG)
Cenni Storici
L’edificio, dal 1359, costituiva la sede della Confraternita disciplinata della Misericordia detta anche dei Raccomandati di Maria, istituita secondo alcune fonti nel 1348.
Per circa un decennio la confraternita si riuniva in altri locali, finché, appunto nel 1359, quell’area venne interessata dai lavori di costruzione della rocca albornoziana ed ai confratelli venne concessa la possibilità di costruire una nuova sede nelle case di Tommasuccia di Puccio di Bartolo di Spello, come sembra che venne confermato dal vescovo di Spoleto anche nel 1376.
La confraternita, nata con scopi cultuali, iniziò a prestare assistenza ospedaliera dal 1386, nell’ospitale della Misericordia, retto dal Comune secondo gli Statuti del 1360, quando fu unita alla Compagnia della Croce che si occupava dei poveri presso l’omonimo ospedale nella vicina piazza dell’Olmo.
Nel 1564 la confraternita, come sembra, venne aggregata all’Arciconfratemita romana di S. Giovanni Decollato e, dopo la visita apostolica del 1571, il suo ospedale rimase l’unico ente assistenziale della città per la soppressione di quello dì S. Michele Arcangelo e l’incameramento dei beni di quello di S. Bernardino.
Numerosi furono i lasciti testamentari che favorirono l’attività assistenziale.
In occasione della solenne celebrazione dell’Immacolata, i confratelli distribuivano “carne, fave, vino e pane” ai poveri e agli aggregati alla confraternita.
Nella seconda metà del secolo XIX l’oratorio, passato a privati, era già ridotto a legnaia.
Successivamente per anni è stato la bottega di un falegname e dopo il terremoto del 1997 è inagibile per le gravi lesioni subite durante le scosse.
La chiesa al momento è proprietà della Fam. Castellani.
Aspetto
La facciata, con portale ad arco a tutto sesto incassato, è caratterizzata da una tettoia molto sporgente di protezione per gli affreschi di diverse epoche tuttora conservati che decorano la facciata:
a sinistra del portale è dipinta la Madonna della Misercordia incoronata da angeli ai piedi una folla di devoti, la cui parte inferiore (sec. XV) è attribuita al pittore folignate Giovanni di Corraduccio (Scarpellini) la parte superiore fu estesamente ridipinta nel sec. XVII;
al centro, sopra il portale è affrescata, una croce del XIV sec. e la testa del Battista su vassoio (sec. XV).
Interno
Le pareti interne erano, forse, integralmente decorate da affreschi, di cui oggi, nonostante l’uso profano cui l’aula è stata sottoposta per molti anni, non pochi sono i resti.
L’interno si presenta, ad aula rettangolare absidata, con una serie di affreschi di scuola umbra del XV e XVI sec.
1. Parete d’ingresso – Madonna della Misericordia, affresco di scuola umbra (sec. XV).
2. Parete destra nicchia – Crocifissione, affresco di Michelangelo Carducci da Norcia (1562).
3. S. Rocco, affresco di scuola umbra (sec. XVI).
4. Sacra Famiglia, affresco (1575) di Dono Doni.
5. S. Sebastiano, dipinto di scuola umbra del sec. XVI.
6. Parete di fondo – Testa di S. Giovanni, affresco (sec. XVI).
7. Nicchia d’altare – ( Affresco di ignoto ) Madonna con Bambino, e i SS. Felice e Antonio Abate; nella lunetta l’Eterno e due Angeli; ai lati – l’Annunciazione; ai lati due affreschi raffiguranti S. Caterina d’Alessandria, d’ignoto artista umbro (1522 e commissionata da maestro Valentino di Trevi).
Fonti documentative
V. Peppoloni e C. Fratini – Guida di Spello – 1978
S. Guiducci – Guida Turistica di Spello. Itinerari tra Storia e natura – Comune di Spello – 2009
Pinacoteca Civica di Spello – Viviamo la nostra città – 1997 Schede a cura di Stefano Felicetti – Giulio Proietti Bocchini
Appello
Da questa pagina però rivolgo un accorato appello alle istituzioni ai privati e a tutti coloro che sono preposti alla conservazione dei beni affinché si faccia tutto il possibile al fine di non dover perdere un bene così prezioso per la cultura, il patrimonio artistico e collettività intera.