Ex-convento dei Cappuccini – Montegiorgio (FM)
Cenni Storici
Ex-convento dei Cappuccini – Montegiorgio (FM)
La Chiesa del Cimitero e la Tomba Sociale
Nel secondo decennio del secolo scorso nel pubblico Cimitero di Montegiorgio qualche locale Associazione aveva già la sua tomba; parimenti altre tombe per Associazioni erano in corso d’opera. Il culto dei Morti era allora, come oggi, uno dei fini della confraternita di Misericordia: perciò legittima e matura la sua aspirazione a provvedere ad una Tomba Sociale e perpetuare con qualche segno visibile la memoria dei suoi iscritti e quella dei suoi benefattori. La deficienza di spazio, però, non consentiva di potere attuare tale divisamento. Mancava a quel tempo, una Cappella pubblica in cui la gente potesse esplicare i suoi atti di pietà, compiere quelle cerimonie religiose suggerite dall’affetto dei “trapassati”. La chiesina ivi esistente, di proprietà comunale, era fatiscente, ormai in stato di abbandono. L’anno 1927 la Confraternita ne suggerì la demolizione ed espose all’amministrazione comunale la volontà di intervenire con l’edificazione, al suo posto, di una nuova Chiesa con annessa una tomba sociale. La proposta raccolse unanime apprezzamento e consenso, da far credere ad una trattativa spedita che avrebbe portato presto all’accordo “ufficiale” fra le parti. Passò, invece e inutilmente, molto tempo. L’anno 1932, finalmente, la Confraternita si decise a deliberare l’affidamento al geom. Francesco Gasparri dell’incarico di redigere il progetto dell’opera da realizzare. Così nel Giugno del 1934, si arrivò alla stesura e alla firma dell’Atto Notarile, qui, in parte, trascritto. “Il Podestà Gaspari Pellet cede alla Confraternita di Misericordia, rappresentata da don Giuseppe Cognigni, lo spazio rappresentato dalla Chiesa attuale e di quello adiacente di sua proprietà, nonché il materiale proveniente dalla demolizione della cappella e dell’adiacente muro di cinta. La Confraternita si obbliga a ricostruire a sue spese la chiesa e la camera necroscopica delle autopsie, secondo il progetto Gasparri, superiormente approvato. Tutto il fabbricato rimarrà di esclusiva proprietà della Misericordia, ad eccezione del locale posto a ponente che diventa proprietà del Comune perché l’adibisca a camera necroscopica e mortuaria e ne curi l’arredamento e la manutenzione”. Nell’agosto dello stesso anno la ditta Ostilio Bellabarba si aggiudicò l’asta di appalto per l’esecuzione dei lavori che portarono alla realizzazione accurata e spedita dell’edificio (chiesa, sacrestia, camera necroscopica, tomba sociale composta da 178 loculi e da un ossario) tanto che nell’ottobre del ’36, su invito di don Guerrino Ligi, allora segretario cappellano della Confraternita, il vescovo di Fermo mons. Attuoni intervenne per la benedizione della chiesa e nel novembre dell’anno successivo ring. Perugini provvide al collaudo dell’intera opera: ieri, come oggi, rispondente alle finalità e alle attese della Confraternita, nonché al decoroso abbellimento del Cimitero.
Costo della costruzione: lire 132.771,51.
La Confraternita avrebbe voluto completare l’interno della chiesa dotandola di un gruppo marmoreo rappresentante la Pietà e lo scultore Montegiorgese Gaetano Orsolini, allora residente a Torino, si dichiarò disponibile alla realizzazione gratuita dell’opera: però, causa l’elevato costo del suo trasporlo e della sua collocazione nella chiesa, il progetto, purtroppo, fu abbandonato. Lo scultore è ugualmente presente nella chiesa: il Crocifisso posto sull’altare è opera sua, e la vedova sig.ra Malvina Rosso volle donarlo alla Confraternita.
tratto da “Quaderni Montegiorgesi”
Giulio Bitti Fabiola Del Bello
Eusenio Lierati Giuseppe Mariani
Adriana Vita
coordinameno di Mario Liberati
La Confraternita di misencordia di Montegiorgio: un lungo cammino